ROMA (WSI) – Arriva lo stop ai i vitalizi per gli ex parlamentari. La Camera dei deputati ha approvato, dopo 24 ore di polemiche in aula, con 348 voti favorevoli e 17 contrari, la legge a firma di Matteo Richetti (Pd) che abolisce i vitalizi e introduce un nuovo regime pensionistico per deputati e senatori.
Il sistema attuale è basato su una legge del 2012 che prevede per i parlamentari cessati dal mandato prima di tale data l’erogazione degli assegni vitalizi. A coloro che hanno esercitato un mandato prima di tale data e che sono stati poi rieletti viene applicato invece un sistema pro-rata che si basa in parte sulla quota di assegni vitalizi effettivamente maturata al 31 dicembre 2011 e in parte sulla quota calcolata con il nuovo sistema contributivo. I deputati eletti la prima volta dopo il 2012 hanno diritto ad una pensione interamente calcolata con il sistema contributivo, ma con regole differenti rispetto a quelle in vigore per i lavoratori dipendenti.
Ora invece con la legge che ha ricevuto il primo ok alla Camera i parlamentari godranno del medesimo sistema previdenziale previsto per i lavoratori dipendenti, anche per gli ex parlamentari che oggi beneficiano dell’assegno vitalizio. In sostanza viene applicato anche ai parlamentari il limite dei 65 anni di età per l’erogazione del trattamento previdenziale e non si potrà più abbassare tale limite per ogni anno di legislatura ulteriore ai cinque prescritti.
Il nuovo sistema viene applicato anche ai trattamenti previdenziali in essere, compresi i vitalizi attualmente percepiti che verranno così definitivamente aboliti e ricalcolati secondo il nuovo sistema contributivo. Il testo passa ora al Senato dove approderà dopo la pausa estiva.