Regno Unito, Stati Uniti d’America e Australia hanno appena svelato i dettagli dell’accordo Aukus, attraverso il quale prevedono di dotare Canberra di una flotta di sommergibili di nuova generazione, in modo da contrastare l’espansione della Cina nel quadrante Indo-Pacifico.
L’accordo Aukus, sottoscritto tra Usa Australia e Regno Unito, prevede la fornitura di sottomarini a Canberra, in modo da contrastare le mire geopolitiche di Pechino nella regione dell’Asia Pacifico. Il patto, annunciato diciotto mesi fa, è stato rilevato ufficialmente nel corso di un vertice alla base navale di Point Loma di San Diego, dove si sono incontrati Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, Anthony Albanese e Rishi Sunak, primo ministro rispettivamente dell’Australia e del Regno Unito. La reazione della Cina non si è fatta attendere: Pechino parla esplicitamente di una strada di errore e pericolo, ma soprattutto esorta ad abbandonare la mentalità da Guerra Fredda. Il Cremlino, invece, ha chiesto dei chiarimenti.
Joe Biden ha spiegato che “siamo in un momento chiave della storia in cui il duro lavoro per rafforzare la deterrenza e promuovere la stabilità avrà effetti sulle prospettive di pace dei prossimi decenni. Stiamo mostrando ancora una volta come le democrazie possono garantire la propria sicurezza e prosperità, non solo per noi ma per il mondo intero”.
In cosa consiste l’accordo Aukus
L’accordo Aukus prevede che l’Australia acquisti tre sottomarini di classe Virgina dal 2030: nel caso in cui sia necessario, Canberra può arrivare ad acquistarne cinque. Con il supporto della tecnologia statunitense, i sottomarini verranno costruiti in Australia e nel Regno Unito.
L’accordo si svilupperà in tre differenti fasi, nel corso dei prossimi decenni. In un primo momento gli Stati Uniti venderanno tra sottomarini di classe Virgina all’Australia. Quest’ultima avrà l’opzione ci comprarne altre due, al prezzo di tre miliardi ad esemplare. Il primo sottomarino dovrebbe essere consegnato entro il 2032. Successivamente l’Australia provvederà ad acquistare un sottomarino a propulsione nucleare, che verrà progettato interamente nel Regno Unito, con tecnologia statunitense e che verrà chiamato Ssn-Aukus. Questo sottomarino verrà costruito interamente nei cantieri navali del Regno Unito, mentre l’Australia avrà la possibilità di sviluppare la capacità di costruire una propria versione dal prossimo 2040.
Per permettere agli equipaggi australiani di addestrarsi all’uso dei sottomarini, gli Stati Uniti invieranno, nel corso di questi anni, alcuni sottomarini di classe Virgina. L’intenzione, tra l’altro, è quella di rafforzare la presenza statunitense nella regione.
Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, ha sottolineato come questo accordo sia la dimostrazione del massimo impegno verso gli alleati, prendere il gioiello della corona della tecnologia Usa e condividerlo con l’Australia. Fino a questo momento gli Stati Uniti avevano condiviso i propri sottomarini unicamente con il Regno Unito. Questo precedente risale a 65 anni fa. L’accordo Aukus, purtroppo, prende forma in momento in cui la tensione globale sembra degenerare, con l’invasione russa in Ucraina e le continue e crescenti tensioni con la Cina.
Le reazioni
La reazione della Cina non si è fatta attendere. Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha spiegato che con l’alleanza strategica Aukus, Stati Uniti, Regno Unito ed Australia hanno intrapreso una strada di errore e pericolo:
“L’ultima dichiarazione congiunta di Stati Uniti, Regno Unito e Australia dimostra che i tre Paesi, per il bene dei propri interessi geopolitici, ignorano completamente i timori della comunità internazionale e stanno camminando sempre più lungo la strada dell’errore e del pericolo. Il programma dei sottomarini Aukus rientra nella mentalità tipica della Guerra Fredda, che non farà altro che alimentare una corsa agli armamenti, sabotare il sistema internazionale di non proliferazione nucleare e danneggiare stabilità e pace nella regione”.
Alcune critiche sono arrivate anche dalla Russia, secondo la quale il patto di sicurezza trilaterale tra Stati Uniti, Regno Unito ed Australia ha gettato le basi per anni di confronto in Asia.