Con l’inasprimento dei contagi, torna al 1995 il traffico dei viaggiatori negli aeroporti italiani. Ogni forma di trasporto aereo ha subito, dai voli cargo ai voli nazionali, una pesante riduzione nel mese di settembre.
Secondo quanto comunica oggi Assaeroporti, il volume dei passeggeri è tornato, il mese scorso, al di sotto dei 6 milioni: un calo del 69,7% rispetto a un anno prima e un livello paragonabile a quello di 25 anni fa.
“I dati che abbiamo registrato sono drammatici”, ha dichiarato il presidente di Assaeroporti, Fabrizio Palenzona, “gli aeroporti stanno affrontando una difficilissima crisi finanziaria e senza immediati interventi di sostegno diretto sono a rischio migliaia di posti di lavoro e la realizzazione di investimenti e progetti di modernizzazione e sviluppo. Senza un piano di rilancio il comparto rischia di non risollevarsi con gravissime conseguenze per cittadini e imprese. Il governo – ha proseguito nella nota – non deve abbandonare il sistema aeroportuale anzi deve investire su di esso perché strategico per la ripresa dell’economia. Senza aeroporti il Paese si ferma”.
Il calo dei passeggeri
Il declino nel numero dei viaggiatori si estende a tutte le tipologie di voli. In particolare, il dato relativo ai voli Extra Ue registra un drammatico calo del 91% a settembre, riconducibile soprattutto alle quarantene e alle restrizioni imposte dai singoli Stati ai viaggi aerei, si legge nel comunicato, e altrettanto marcata la contrazione del traffico Ue, pari al -78%. Più contenuta, ma comunque significativa, quella dei voli nazionali, la cui diminuzione è stata del 46%.
Nel periodo marzo-settembre 2020, ovvero dal (primo) lockdown a oggi, il sistema aeroportuale nazionale ha perso l’83% dei passeggeri, il 68% dei movimenti aerei e il 33% delle merci. Secondo le ultime proiezioni formulate da ACI Europe la ripresa del traffico aereo sui livelli pre-Covid non avverrebbe prima del 2024-2025.
“E’ necessario che il governo sostenga gli aeroporti attraverso l’istituzione di un apposito Fondo, con una dotazione di almeno 800 milioni di euro, a compensazione dei danni subiti dai gestori”, è l’appello lanciato dal presidente di Assaeroporti,”un Fondo analogo a quello già approvato dalla Commissione europea in favore degli aeroporti tedeschi che deve assolutamente rientrare nella Legge di Bilancio.
Sono indispensabili anche specifiche misure in materia di ammortizzatori sociali che prevedano la proroga della cigs senza soluzione di continuità per ulteriori 12 mesi. Dobbiamo consentire agli aeroporti di tutelari i livelli occupazionali e salvaguardare gli investimenti”.