Scendono i prezzi degli affitti. Lo dicono i dati di HousingAnywhere, la più grande piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti in Europa, che rivelano una tendenza in calorispetto al trimestre precedente. Dopo più di 52.000 proprietà, tra cui bilocali, stanze private e monolocali, in 24 città europee, i prezzi medi sono aumentati dell’11,9% rispetto all’anno precedente, con un picco del 14,3% registrato alla fine del 2022. Tuttavia, l‘incremento registrato è leggermente minore rispetto al trimestre precedente, poiché le stanze private hanno mostrato una variazione nulla e i prezzi di affitto di bilocali e monolocali sono aumentati rispettivamente dell‘1,9% e del 4,9%.
“Anche prima della pandemia, i prezzi degli affitti erano troppo alti perché molte persone potessero vivere come e dove volevano“, afferma Djordy Seelmann, ceo di HousingAnywhere. Che aggiunge:
“L’attuale rallentamento nella crescita dei prezzi indica semplicemente un ritorno allo stato pre-pandemia, comunque caratterizzato da un significativo squilibrio tra domanda e offerta. Per affrontare la crisi immobiliare europea, i governi devono affrontare la carenza strutturale di offerta con un mix equilibrato di incentivi e restrizioni: bisogna che agiscano migliorando la disponibilità, l’accessibilità e la convenienza degli alloggi”.
La situazione italiana
Rispetto all‘anno scorso e alla fine del 2022, la situazione dei prezzi degli affitti in Italia è globalmente stabile. Milano rimane la città più costosa del Paese, con un monolocale che costa 1.200 euro (rispetto ai 1.288 di fine 2022), un bilocale a 1.800 euro (contro i 1.850 dello scorso trimestre) e una media di 724 euro per una stanza privata (rispetto ai 735 euro precedenti). Anche Roma non registra grandi variazioni: il prezzo dei bilocali rimane a 1.700 euro rispetto a fine 2022, mentre i monolocali scendono a 1.000 euro (da 1.050) e le stanze private a 520 euro (da 539). Anche a Torino si registrano cali di prezzo: ora un bilocale costa 876 euro (rispetto ai 1.000 euro di fine 2022), un monolocale 595 euro (rispetto ai 620 euro) e le stanze scendono a 490 euro (da 510 euro).
L’unica eccezione a questa tendenza è Firenze, che registra gli aumenti di prezzo più alti in Italia in tutte le tipologie di alloggi. I monolocali sono aumentati del 13,5% rispetto allo scorso trimestre, portando il prezzo a 1.050 euro (da 925 euro a fine 2022, che era già salito a 823 euro a inizio anno). Il prezzo dei bilocali è ora di 1.500 euro (da 1.468 euro) e quello delle stanze private è salito a 570 euro (da 530 euro).
Gli affitti in Europa
I monolocali sono la tipologia di alloggio che ha mostrato l‘incremento più consistente sia trimestralmente che annualmente in Europa, con Lisbona in vetta a entrambe le classifiche. In particolare, nell‘ultimo trimestre i prezzi di affitto di un monolocale a Lisbona sono saliti del 51,4%, portando la soglia a 1.212 euro. Anche nei Paesi Bassi, Germania e Portogallo si registrano notevoli aumenti annuali per tutte le tipologie di immobili. Ad esempio, a Monaco i prezzi dei bilocali sono aumentati del 20% e raggiungono i 1.800 euro. Per quanto riguarda le stanze private, le città tedesche di Berlino e Francoforte presentano i più alti aumenti annuali (31,7% e 29,2%, rispettivamente 790 e 800 euro), seguite da Porto e Lisbona con incrementi pari al 22,5% e al 21,4%. In generale, la mancanza di offerta e la maggiore domanda da parte di giovani professionisti sono i principali fattori che hanno determinato l‘aumento dei prezzi degli affitti. La tabella sotto riporta le città con il più alto incremento annuale di prezzi per tipo di immobile.
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Bilocali
Stanze private
Monolocali
Reykjavík (33,7%)
Berlino (31,7%)
Lisbona (81,6%)
Budapest (25,3%)
Francoforte (29,2%)
Reykjavík (57,3%)
Monaco (20,0%)
Porto (22,5%)
Amburgo (43,6%)
Amsterdam (18,4%)
Lisbona (21,4%)
Firenze (27,7%)
Firenze (13,4%)
Reykjavík (19,1%)
Francoforte (21,5%)
Sotto la top 5 delle città con il maggiore aumento trimestrale di prezzi per tipologia di immobile.
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Bilocali
Stanze private
Monolocali
Porto (20,0%)
Firenze (7,5%)
Lisbona (51,4%)
Helsinki (12,50%)
Rotterdam (7,1%)
L’Aia (31,6%)
Amburgo (11,1%)
Reykjavík (6,2%)
Firenze (13,5%)
Reykjavík (8,0%)
Berlino (5,5%)
Berlino (12,7%)
Francoforte (7,3%)
Monaco (5,3%)
Porto (12,5%)