Ad ottobre costa di meno andare in affitto. Il canone di locazione è calato del 2,2% rispetto al mese di settembre: il prezzo si è attestato intorno a 11,7 euro al metro quadrato al mese. A scattare una fotografia dell’andamento dei prezzi ci ha pensato l’Ufficio Studi di Idealista, che ha messo in evidenza questo trend negativo, mese su mese, nonostante l’incremento del 2,6% del prezzo di richiesta.
Il mercato degli alloggi in affitto, comunque, è in chiaroscuro nei maggiori mercati cittadini dell’Italia. Nelle piazze più dinamiche i canoni di locazioni sono aumentati: i maggiori rialzi sono stati registrati a Milano (+4,1%) e a Torino (+4%). A seguire arrivano altre importanti piazze:
- Catania: +3,6%;
- Genova: +1,7%;
- Firenze: +1,4%;
- Venezia: +1,3%.
Sostanzialmente stabili sono invece Roma (0,8%) e Napoli (0,2%). In calo Bologna (-0,5%) e Palermo (-2,2%).
Affitto: dove si spenderà di meno
Andando a dare uno sguardo alle principali piazze italiane, in 49 centri il prezzo dell’affitto è calato. In 42 città i valori sono aumentati, mentre in tre centri i prezzi sono stabili: La Spezia, Monza e Salerno. I maggiori cali dei canoni di locazione sono stati registrati a Massa, dove c’è stato un calo record del 17,3%, e a Vercelli, che ha registrato un -10,1%. Di segno completamente opposto sono state Chieti (+6,8%), Agrigento (+6,6%) e Prato (+5,1%).
Milano tocca invece il suo massimo storico, arrivando a far pagare agli inquilini 20,8 euro al metro quadrato. Nella graduatoria delle città più care, per chi deve pagare l’affitto, seguono:
- Venezia: 16,7 euro al metro quadrato;
- Bologna: 16,5 euro al metro quadrato;
- Firenze: 16 euro al metro quadrato;
- Roma: 14 euro al metro quadrato.
Volendo andare a cercare i capoluoghi più economici, è possibile trovare delle buone occasioni a Caltanissetta con 4,3 euro mensili al metro quadrato, davanti a Chieti (4,7 euro) e Vibo Valentia (4,8 euro).
Canoni di locazione in calo nelle province
Risultano essere particolarmente in calo anche i canoni di locazione nelle province: il segno meno è stato registrato in 80 zone su 106. Il prezzo dell’affitto si è sgonfiato nelle località di maggior richiamo turistico. Cali a due cifre sono stati registrati:
- Massa-Carrara: -17,5%;
- Latina: -16%;
- Lucca: -13,8%.
Mediamente, i ribassi hanno coinvolto tre province su quattro: a condizionare il prezzo dell’affitto è stata la fine del periodo estivo. La conclusione delle vacanze permette di spiegare l’aumento anomalo dei prezzi di richiesta a Rimini (45%). Anche Benevento (4,9%) e Torino (4,2%) rientrano tra le aree che hanno segnato i maggiori aumenti a ottobre.
Ad aggiudicarsi il primato della provincia più cara in Italia è stata Rimini, dove si è arrivati a pagare 27,4 euro al metro quadrato. Seguono Belluno (21,6 euro al metro quadrato) e Grosseto (20,6 euro al metro quadrato). Di contro, Enna (4,3 euro/m2), Caltanissetta (5 euro al metro quadrato) e Isernia (5,1 euro al metro quadrato) sono le province con gli affitti più bassi.
I prezzi medi degli affitti sono calati in quasi tutte le regioni. Casi a parti sono l’Emilia Romagna, dove è stato registrato un aumento del 10,1%, il Piemonte (+1,4%) ed il Trentino Alto Adige (+0,2%). La Lombardia, invece, presenta gli stessi prezzi di un mese fa. Nella parte bassa del ranking, oltre al Molise, che segna fluttuazioni anomale con forti oscillazioni dei prezzi determinati dai soggiorni brevi della stagione estiva, i cali maggiori spettano alla Calabria (-8,2%) alla Valle d’Aosta (-8,1%). Il presto delle regioni in trend negativo sono racchiuse in una forchetta che va dal 4.9% della Toscana e al meno 0,5% del Veneto.
Nonostante il netto calo di ottobre, la Valle d’Aosta (15,9 euro al metro quadrato).