NEW YORK (WSI) – Il mattone, non è un mistero, è da sempre stato il vero tesoretto delle famiglie italiane. Secondo stime riportate dalla Stampa, gli immobili rappresentano circa il 60% della ricchezza totale dei privati in Italia, per una cifra pari complessivamente pari 9.000 miliardi di euro.
E’ da questo tipo di investimento che gli italiani sono da sempre riusciti a ricavare una fonte extra di reddito. Con l’avanzare delle crisi, complice il congelamento dei prezzi e l’aumento delle tassazioni, le entrate derivanti dalla tradizionale locazione degli immobili sono tuttavie diminuite. Ciò ha spinto gli italiani ha cercare formule alternative tra cui l’affitto breve o brevissimo di qualche giorno, settimana o mese. Una formula che ha preso piede soprattutto nelle gradi città, favorita dal successo di siti come Airbnb.
Secondo quanto spiegato da Fabio Candeli, ad di Banca Profilo, alla Stampa “I ricavi che si riesce a ottenere con questa formula sono anche quattro volte quelli tradizionali medi”.
Sempre sul quotidiano torinese, si legge inoltre che sul tema casa, nuovi strumenti sono arrivati anche dalle grandi banche. “Unicredit per esempio ha dato vita alla “Carta d’identità del patrimonio immobiliare” del cliente in cui l’istituto bancario stima il valore degli immobili dei propri clienti”.
Non solo. E’ della scorsa settimana l’entrata in vigore della nuova disciplina sul prestito vitalizio ipotecario, che consente ai proprietari di casa che hanno compiuto 60 anni (rispetto alla precedente normativa il limite di età è stato alzato di cinque anni) di poter chiedere un finanziamento ipotecando l’immobile di proprietà, continuando a viverci. (mt)
Fonte: Fonte: La Stampa