La nave cargo italiana Grimaldi Grande America, è affondata dopo un incendio a bordo scoppiato nella notte tra domenica e lunedì al largo delle coste occidentali della Francia, al largo del golfo di Biscaglia. Il rischio è che possa riversare il suo carico inquinante in mare. In quel caso si tratterebbe di una nuova catastrofe ambientale dopo la marea nera fuoriuscita dalla piattaforma Deepwater Horizon di BP nel golfo del Messico e il disastro della Exxon Valdez in Alaska.
Due giorni dopo il suo affondamento, a 333 chilometri a ovest di La Rochelle, un aereo di sorveglianza verso la costa francese sono state individuate due chiazze di petrolio. La nave che trasportava 365 container, 45 dei quali classificati come contenenti materie pericolose”, oltre a 2.200 tonnellate di gasolio nella stiva, si stava dirigendo verso Casablanca (Marocco), quando un incendio è divampato in un “garage”, estendendosi su un ponte.
Il capitano aveva immediatamente avvertito le autorità francesi, affermando però che l’incendio era sotto controllo continuando il suo percorso per una sosta in Spagna. Ma poche ore dopo, una nuova chiamata di soccorso è giunta alle autorità francesi poiché l’equipaggio non riusciva a fermare le fiamme. Alle 2 del mattino, la notte tra domenica e lunedì, il capitano decise di lasciare la nave con l’equipaggio a bordo su una scialuppa di salvataggio: i ventisei membri dello staff e un passeggero sono stati soccorsi da una nave britannica.
Secondo l’autorità marittima regionale, la nave cargo ha perso petrolio su un’area di circa 10 chilometri di lunghezza e un chilometro di larghezza. Intanto La Francia ha chiesto anche l’aiuto dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima.