Economia

Agenzie di rating: perché sono importanti?

Dopo aver attraversato indenne i giudizi del 2023, l’Italia si prepara ad essere sottoposta nuovamente al vaglio delle agenzie di rating internazionali.

Il primo appuntamento è il 19 aprile con  Standard & Poors, il 26 dello stesso mese DBRS e il 31 maggio sarà la volta di Moody’s.

Nel mirino il rating del debito tricolore, fattore chiave per la tenuta dei conti pubblici, già sotto pressione nella stesura del Documento di Economia e Finanza, preludio della prossima legge di Stabilità.

Quali sono le agenzie di rating più importanti

Le agenzie di rating svolgono un ruolo importante nei mercati finanziari, fornendo agli investitori informazioni sul merito di credito degli emittenti e del loro debito. Il loro giudizio influisce sul costo del denaro in prestito sui mercati finanziari internazionali. In linea di principio, un rating elevato significa un tasso di interesse più basso (e viceversa).

In altre parole un’agenzia di rating  valuta la solidità finanziaria intesa come capacità di far fronte ai pagamenti di capitale e interessi sui loro debiti. Il giudizio assegnato a un determinato debito indica il livello di fiducia dell’agenzia nel fatto che il mutuatario onorerà i suoi obblighi di debito come concordato.

Il settore è dominato da tre grandi agenzie, che controllano il 95% delle attività del settore. Tra le più importanti vi sono Moody’s, Standard and Poor’s (S&P) e Fitch.
 Tra le altre DBRS, Morningstar, Scope Rating, ecc.

Le tre grandi agenzie sono state pesantemente criticate dopo la crisi finanziaria globale del 2008 per aver assegnato giudizi favorevoli a istituzioni insolventi come Lehman Brothers. Sono state anche accusate di non aver identificato i titoli garantiti da ipoteca a rischio che hanno portato al crollo del mercato immobiliare negli Stati Uniti.

Fitch Rating

Fondata nel 1913 da John Knowles Fitch, Fitch Ratings ha introdotto il sistema di valutazione da AAA a D negli anni Venti. Un sistema simile è stato adottato anche da S&P Global Ratings. La gerarchia dei giudizi assegna dei gradi in lettere ai titoli di debito e ai loro emittenti in base alla loro probabilità di insolvenza, con AAA che indica la massima affidabilità creditizia e il minor rischio di insolvenza e D che segnala un emittente che ha dichiarato bancarotta. Le obbligazioni con rating AAA, AA, A o BBB sono considerate investment grade, mentre quelle con giudizio BB, B, CCC, CC, C o D sono considerate speculative o junk grade.

Fitch è la più piccola delle tre agenzie, con il 13% della quota di mercato totale. La quota maggiore dei suoi rating riguarda le istituzioni finanziarie, che occupano il 23,6% del mercato, seguite dal 22% del mercato dei titoli garantiti da attività, dal 16,4% degli emittenti societari, dal 15,7% delle compagnie di assicurazione e, infine, dall’11% dei titoli di Stato.

S&P Global Ratings

S&P Global Ratings è la più grande e la più antica delle tre agenzie. La sua storia risale alla pubblicazione nel 1860 di “History of the Railroads and Canals of the United States”, che l’imprenditore Henry Varnum Poor scrisse per offrire chiarezza agli investitori interessati all’industria ferroviaria.

S&P Global Ratings utilizza essenzialmente la stessa scala di giudizio di Fitch, classificando gerarchicamente i titoli e gli emittenti da AAA a D. Le obbligazioni investment grade sono quelle con un rating BBB o superiore, mentre le obbligazioni speculative o spazzatura sono quelle con un rating BB o inferiore.

S&P Global Ratings detiene oltre il 50% della quota di mercato del rating obbligazionario. Gestisce oltre il 54% dei rating per i titoli di Stato e il 44,8% dei rating per gli emittenti societari. Tuttavia, detiene una percentuale piuttosto elevata di tutte le categorie, con il 37,2% dei rating di istituzioni finanziarie, il 32,3% dei rating di compagnie assicurative e il 23,6% dei rating di titoli garantiti da attività.

Moody’s Investors Service

Fondata nel 1909 da John Moody’s, questa agenzia fu creata sulla scia del crollo del mercato azionario del 1907. Avendo perso la sua attività nel crollo, Moody’s decise di iniziare a offrire agli investitori un’analisi dei valori dei titoli.

Moody’s ha uno scopo leggermente diverso per la valutazione dei titoli. Mentre Fitch e S&P mirano a misurare la probabilità di insolvenza di un titolo, Moody’s mira a determinare l’importo previsto della perdita in caso di insolvenza. Questa differenza di motivazione primaria è uno dei motivi per cui gli stessi titoli possono avere rating diversi tra le varie agenzie.

La gerarchia dei giudizi di Moody’s va dai rating investment grade di Aaa, Aa, A e Baa ai rating speculativi di Ba, B, Caa, Ca e C. Per Moody’s i titoli con rating C sono i più bassi e questo livello descrive tipicamente i titoli in default. Nelle scale di Fitch e S&P, tali titoli riceverebbero generalmente un rating D.

Moody’s gestisce il 32% della quota di mercato dei rating obbligazionari. La maggior parte dei suoi giudizi riguarda i titoli di Stato, che occupano il 33,4% del mercato. Gestisce inoltre il 31,9% dei titoli garantiti da attività, il 25,9% degli emittenti societari, il 23,8% delle istituzioni finanziarie e il 12% delle compagnie di assicurazione.

Come funziona il giudizio delle agenzie di rating

Sebbene ciascuna agenzia utilizzi una scala leggermente diversa, i rating sono come voti espressi in lettere. In generale, un giudizio AAA è il livello più alto possibile, mentre un rating C o D è il più basso.

Ecco le scale di rating del debito a lungo termine delle tre principali agenzie:

Le scale di rating del debito a lungo termine secondo S&P, Moody’s e Fitch Rating (Fonte: Investopedia)

 

Perché il giudizio delle agenzie di rating è così importante 

Il rating è particolarmente importante agli occhi di un investitore, essendo un’opinione attentamente valutata sulla salute finanziaria di un’azienda o di un governo. Si tratta di una conclusione sulla probabilità che l’impresa o il governo saranno in grado di ripagare i propri debiti.

Gli investitori utilizzano tali informazioni per decidere se acquistare obbligazioni emesse da tale entità e se saranno adeguatamente compensati per il rischio connesso. Gli investitori confrontano anche i rating delle varie obbligazioni quando decidono quale titolo acquistare.