La notizia, si sa, può colpire a fondo l’emotività del lettore. Ma quali sono state le notizie che hanno infuso più pessimismo e ottimismo negli italiani? Per rispondere a questa domanda Agos, insieme alla società di ricerca Eumetra MR, ha interrogato un campione rappresentativo degli italiani composto da circa mille soggetti: Agos Monitor, questo il nome del nuovo osservatorio permanente,si prefigge “l’obiettivo di indagare sull’evoluzione delle abitudini e dei comportamenti degli italiani con particolare attenzione alla dinamica dei consumi e degli acquisti”.
In questa prima edizione dell’osservatorio è emerso che, nell’ultimo anno, gli italiani sono ben più decisi nel definire le notizie che hanno recato loro pessimismo (il 66% ha dato una risposta precisa) rispetto a quelle che li hanno resi ottimisti (41%). La maggioranza assoluta degli intervistati (52%), infatti, dichiara di non aver letto alcuna notizia che li abbia resi ottimisti nell’ultimo anno.
Le news che più hanno recato emozioni negative sono state nell’ordine: la politica italiana ed europea (lo ritiene il 33%) e, all’interno di quest’insieme risultato delle elezioni europee (20%), la situazione politica del governo (9%); in secondo luogo, l’economia e la politica economica (complessivamente dichiarata come fonte di maggior pessimismo dall’11% degli intervistati).
L’ottimismo, pur con minor incisività, proviene dalle medesime aree: politica italiana ed europea (18%) e dall’economia e politica economica (13%, in particolare per quanto riguarda i provvedimenti di Quota 100 e Reddito di cittadinanza). Dividono, in sostanza, i giudizi sull’andamento politico ed economico del Paese e dell’Europa.
Una diversa sezione della ricerca ha indagato i sogni degli italiani, riconoscendo le priorità più diffuse. In testa le aspirazioni concentrate sui beni famigliari (79%), le persone e la famiglia (69%), risparmio (62%).
In particolare, il 34% dichiara di voler migliorare la propria casa, il 25% vorrebbe acquistare un auto, un motociclo o una barca, il 20% comprare una casa, il 17% rendere l’ambiente domestico più sostenibile, il 17% investire nella tecnologia per la casa, l’8% prendere in affitto una casa oppure acquistare una seconda proprietà.
“Non sempre, ovviamente, si può o si vuole realizzare questi progetti attingendo ai fondi a disposizione. In questi casi, un’opportunità è rappresentata dalla richiesta di un prestito o di un finanziamento; una soluzione che gli italiani sembrano riservare soprattutto ai progetti di medio termine, come una ristrutturazione edilizia (21%) o l’acquisto di un’auto (20%)”, ha dichiarato Flavio Salvischiani vice direttore generale di Agos, “per quelli leggermente più «frivoli», come una bella vacanza, i risultati della ricerca sembrano evidenziare la tendenza ad aspettare di avere i fondi a disposizione (54%), anche a costo di aspettare un po’ di più. Dall’indagine emerge quindi la cultura tradizionale che ritiene spesso che il ricorso al credito sia più legittimo tanto più l’acquisto rinforza il patrimonio della famiglia”.