La ripresa dalla recessione mondiale ha incrementato la domanda per le risorse americane, spingendo al rialzo il valore del grano e della colza. Cosi’ il valore dei raccolti ha registrato un balzo del 22% nel 2010 attestandosi a quota $192,5 miliardi, dai $158,4 miliardi del’anno prima.
Lo si legge in un report pubblicato dal Dipartimento dell’Agricoltura americano. Il valore delle colture agricole – tra cui mais e semi di soia – e’ salito a $159,7 miliardi da $126,7 miliardi. Frutti e noci hanno visto un aumento a $20,2 miliardi da $18,7 miliardi, mentre i raccolti di verdure commerciali hanno accusato un calo a $12,6 miliardi da $13.
Per valore, il mais resta il maggior raccolto su scala nazionale con una cifra record di $66,7 miliardi, in rialzo del 43% dai $46,7 miliardi del 2009. Il secondo maggiore valore lo si ha nel mais: i $38,9 miliardi dell’anno scorso rappresentano una crescita annuale del 21%. Il fieno e’ calato del 2,1% in area $14,4 miliardi, mentre la farina e’ salita del 22% a quota $13 miliardi dai $10,7 miliardi del 2009.
Infine i raccolti del cotone valevano $7,3 miliardi l’anno scorso, per un rialzo del 93% su base annuale. Il prezzo dei futures scambiati a New York e’ salito del 92% e oggi – giovedi’ – ha toccato un nuovo record. A livello statale, il maggiore produttore agricolo e’ risultata la California, con un raccolto del valore di $22,7 miliardi. Al Golden State seguono Iowa e Illinois.