Abbassare i termostati e regolare le caldaie saranno misure di risparmio di gas fondamentali per l’Europa per mantenere gli stoccaggi a livelli adeguati e fronteggiare così un eventuale stop totale della fornitura russa. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto trimestrale dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie), che include un focus sulla sicurezza degli approvvigionamenti all’Europa e sulla resilienza del mercato del gas.
L‘analisi sulla resilienza elaborata dall’Aie evidenzia infatti che le scorte si troverebbero al 20% a febbraio in caso di approvvigionamento alto di Gnl e al 5% in caso di fornitura bassa di Gnl; ciò implicherebbe il rischio di restare a secco in caso di prolungamento della stagione invernale.
Di qui la necessità si risparmio dei consumi, per ridurre al minimo i prelievi e mantenere gli stoccaggi su adeguati livelli sono alla fine dell’inverno. Nei due scenari ipotizzati, l’Aie prevede che sarebbe necessaria una riduzione della domanda del 9% per mantenere gli stoccaggi al di sopra del 25% in caso di minore flusso di Gnl e una riduzione della domanda del 13% per mantenerli al di sopra del 33%.
Che cosa sta succedendo
Il report dell’Aie arriva alle porte di una stagione invernale del gas, che si apre con prezzi a livelli record ed una estrema volatilità del mercato, a causa delle incertezze relative agli approvvigionamenti, dopo che la Russia ha ridotto drasticamente le consegne all’Europa e minacciato uno stop totale delle consegne via Nord Stream. Il risultato è stata una notevole tensione nel mercato del gas che si è scaricata anche sulle fonti di approvvigionamento alternative, in particolare il Gnl, dove la maggior domanda ha modificato anche la tipologia di contrattazione che si orienta adesso sul lungo periodo.
In questo contesto, la sicurezza dell’approvvigionamento è diventata una priorità assoluta in Europa e in altre regioni importatrici – sottolinea l’Aie – poiché non si può escludere un’interruzione totale dei flussi russi e questa ipotesi sta creando ulteriori tensioni anche sulla domanda di Gnl.
La domanda di Gnl in Europa è cresciuta del 65% nei primi otto mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e ha sostituito la tradizionale domanda degli acquirenti nella regione Asia-Pacifico, dove la domanda è diminuita del 7% nello stesso periodo, a causa dei prezzi elevati, del clima mite e dei continui lockdown in Cina.
L’Unione Europea, direttamente esposta alla minaccia di ulteriori tagli all’offerta, ha dunque adottato una serie di contromisure per migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento e la resilienza del mercato in vista del prossimo inverno, alzando l’obiettivo degli stoccaggi dall’80% al 90% e dettando un piano di riduzione della domanda di gas del 15%.