È previsto per oggi l’arrivo della delegazione di quattordici ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), l’organizzazione dell’Onu, incaricata di controllare il settore dell’energia nucleare nel sito della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Obiettivo del viaggio: ottenere un quadro accurato della situazione sul terreno e dei possibili danni alla più grande centrale nucleare d’Europa, che si trova in una regione ucraina occupata dall’esercito russo in cui da settimane vengono compiuti attacchi. Ma anche istituire una missione permanente (inizialmente si era parlato di una missione di qualche giorno).
Zaporizhzhia è stata occupata dalle forze russe sin dalle prime settimane dell’invasione dell’Ucraina da parte del paese. I ripetuti bombardamenti intorno al complesso da luglio, per i quali sia Kiev che Mosca si sono scambiate la colpa, hanno sollevato i timori di un disastro nucleare. La scorsa settimana l’impianto è stato scollegato dalla rete elettrica nazionale per la prima volta nella sua storia, a seguito dell’interruzione di una linea elettrica. Il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, che da tempo chiedeva di poter compiere un sopralluogo nell’impianto per scongiurare rischi, ha scritto su Twitter:
“Il giorno è arrivato, la missione di supporto e assistenza dell’Aiea a Zaporizhzhia è in viaggio. Dobbiamo proteggere la sicurezza e l’incolumità dell’impianto più grande dell’Ucraina e dell’Europa. Orgoglioso di guidare questa missione, che sarà all’impianto di Zaporizhzhia entro la settimana”
Speranze e dubbi della missione a Zaporizhzhia
La speranza è che la visita dell’Aeia al sito allevi le tensioni, aiuti a ridimensionare l’azione militare e consenta maggiore libertà di movimento all’interno dello stabilimento per il personale ucraino.
Intorno al viaggio si addensano tuttavia numerosi gli interrogativi. A partire dal fatto che l’ispettore dell’Aiea siano effettivamente messi nelle condizioni in grado di ottenere un quadro completo. Questo non è chiaro, anche se osservatori presumono che gli ispettori otterranno almeno informazioni sulle condizioni di sicurezza dell’impianto.
Per ora intanto sia la Russia sia l’Ucraina hanno accolto ha accolto con favore la missione dell’Aiea. L’agenzia Ria riferisce che a parlare è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui la Russia non solo “accoglie favorevolmente” la missione ma è anche “pronta a cooperare”.
Quanto all’Ucraina, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha plaudito alla missione ma ha avvertito che quella a Zaporizhzhia “sarà la più difficile nella storia dell’Aiea, visti i combattimenti attivamente intrapresi dalla Federazione Russa sul campo e anche il modo molto evidente con cui la Russia sta cercando di legittimare la sua presenza“.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha aggiunto: “Vogliamo che la missione dell’Aiea guidata dal direttore Grossi trovi un modo attraverso i corridoi di sicurezza di raggiungere l’impianto di Zaporizhzhia e faccia il massimo per evitare il pericolo di un disastro nucleare”.