di Fabrizio Guidoni
Con la nomina al ruolo di presidente dell’Associazione di Andrea Ragaini, vicedirettore generale vicario di Banca Generali, il nuovo consiglio di amministrazione di Aipb (Associazione Italiana Private Banking), ha dato il via al nuovo corso per il prossimo triennio. Per questo ha successivamente nominato il nuovo comitato direttivo e i vicepresidenti Andrea Ghidoni (direttore generale Intesa Sanpaolo Private Banking) e Fabrizio Greco (responsabile della Direzione wealth e investment management di BPER), che ricopriranno l’incarico sino all’aprile 2025.
Da parte sua il neopresidente di Aipb ha prima di tutto rinnovato l’impegno dell’associazione lungo tre direttici prioritarie: valorizzare gli aspetti distintivi dell’industria private per un riconoscimento delle peculiarità del settore all’interno del mercato finanziario; essere in prima linea per promuovere una cultura della responsabilità volta a incrementare il flusso di investimenti sostenibili; promuovere lo sviluppo delle conoscenze necessarie per assistere la clientela nella gestione dei patrimoni, con una particolare focalizzazione sull’allungamento dell’orizzonte temporale degli investimenti a beneficio delle performance finanziarie e del finanziamento all’economia reale.
In particolare, nello sviluppare questo impegno il neo Comitato direttivo avrà come compito quello di coadiuvare l’attività del consiglio di amministrazione nel raggiungimento degli obiettivi strategici fissati per il prossimo triennio, in coerenza con le direttrici di sviluppo dell’Associazione.
Nel corso del prossimo triennio, quindi, con la nuova struttura del vertice, Aipb si dedicherà a comprendere e anticipare la direzione futura dell’industria del private banking attraverso diversi principali attività. Innanzitutto, metterà attenzione ai benefici dell’evoluzione digitale per un innalzamento del livello di servizio alla clientela. Si impegnerà inoltre a promuovere la cultura della finanza sostenibile presso gli investitori individuali e le imprese, facendo leva sul ruolo centrale dell’attività di consulenza. Non solo. Punterà a sviluppare competenze tecniche e relazionali come elemento di distintività del settore. In più, agirà per diffondere una cultura della gestione del rischio nella clientela non professionale per ottimizzare la conservazione e la crescita del patrimonio, anche in un’ottica intergenerazionale.
Ripercorrendo l’evoluzione dell’industria Fabrizio Greco, neo-vicepresidente, già membro del comitato direttivo di Aipb, ha tenuto a sottolineare: ”Nel 2004 i soci fondatori crearono Aipb con l’intento di aiutare il neonato settore del private banking in Italia. L’industria non doveva più essere considerata una costola del retail banking ma affermare i suoi caratteri distintivi e diventare a tutti gli effetti un settore con una sua specifica identità, così come lo erano, ad esempio, l’asset management e l’investment banking. Un risultato da ottenere attraverso lo sviluppo della conoscenza e della cultura della consulenza finanziaria e patrimoniale. Oggi, l’iniziale obiettivo dell’Associazione sembra raggiunto, così come l’affermarsi di un settore maturo e in grado di competere con i migliori sistemi finanziari internazionali. Nel frattempo, altri traguardi si sono aggiunti e hanno rafforzato il brand di Aipb e con esso quello di tutto il modello di servizio”.
Anche il neo-vicepresidente Andrea Ghidoni ci ha tenuto a esprimere tutta la sua soddisfazione per la nomina: “Sono felice di questa mia nomina all’interno di Aipb. Con questo mio nuovo incarico voglio supportare l’Associazione nel diventare sempre più punto di riferimento del mercato, per consentire di cogliere le opportunità e vincere le sfide del settore, portando avanti le istanze nell’interesse dei clienti, degli operatori e più in generale di tutti gli stakeholder del mercato private. Rappresentiamo una parte importante del risparmio degli italiani che deve essere protetto e valorizzato. Abbiamo l’ambizione e la responsabilità di essere volano del sistema Italia e di farlo in modo sostenibile. Da parte mia, metterò a disposizione le mie competenze ed energie”.
Tornando alle linee di sviluppo seguite da Aipb per il prossimo triennio e al contributo che sarà portato dal comitato direttivo, va sottolineato che in concreto quest’ultimo si impegnerà a formulare proposte per il consiglio di amministrazione volte a valorizzare il private banking come attore della crescita dell’Italia, contribuendo alla rimozione degli ostacoli culturali e regolamentari che limitano l’investimento delle risorse private nell’economia reale, diffondendo l’educazione finanziaria come materia di insegnamento per creare una cultura del risparmio e della protezione nel paese, contribuendo ad allargare il mercato potenziale dei servizi e degli strumenti di investimento dedicati alla clientela private grazie anche a un dialogo stabile con le altre Associazioni.
L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di giugno 2022 del magazine di Wall Street Italia