Il portale Airbnb si prepara al debutto a Wall Street. Secondo quanto riportato dalla stampa Usa la piattaforma leader nel settore degli affitti tra privati avrebbe scelto Morgan Stanley e Goldman Sachs come consulenti per l’operazione e si appresta a depositare alla Sec la documentazione per la sua attesa Ipo.
Fondato nel 2008 da Joe Gebbia e Brian Chesky il colosso degli affitti, a differenza di altre società aveva preferito concentrarsi sulla crescita piuttosto che puntare subito alla borsa. Una scelta che l’ha portata a diventare una della startup di maggior valore con ricavi per 4,8 miliardi nel 2019.
Nessun dettaglio è filtrato circa i numeri dell’operazione ma di recente Airbnb è stata valutata 18 miliardi di dollari, quasi la metà dei 30 miliardi di tre anni fa.
L’Ipo di Airbnb sarà molto importante da seguire perché la società avrà una delle più grandi capitalizzazioni di mercato nel settore hotel-online e in generale in quello dell’industria del turismo. Per le aziende che operano nel settore del turismo non è il momento migliore per pianificare operazioni del genere ma secondo quanto comunicato dalla società all’8 luglio più di un milione di notti per pernottamenti futuri sono stati prenotati nella case Airbnb nel mondo, un livello non visto dal 3 marzo scorso.
Secondo le indiscrezioni lo sbarco a Wall Street dovrebbe concretizzarsi alla fine del secondo semestre dell’anno.
Nel corso del 2020 il mercato delle Ipo è stato particolarmente vivace con oltre 60 miliardi di dollari raccolti finora. Se anche nella seconda parte dell’anno si registrerà questa tendenza, quest’anno per le Ipo è l’anno migliore dal boom tecnologico nel 2000.