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AIUTI AD ATENE? MERKEL PONE TRE CONDIZIONI

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro continua il flusso contrastante di notizie sul tema crisi greca. Ieri è emersa la richiesta caldeggiata da Francia e Spagna di una riunione straordinaria dei capi di stato dei 16 paesi dell’area da tenersi domani poco prima della riunione allargata ai 27 paesi dell’unione.

Successivamente un esponente del ministero delle finanze tedesco ha annunciato un accordo tra Francia e Germania sul coinvolgimento del Fmi in qualunque piano di salvataggio della Grecia.

La Merkel ha inoltre ribadito che l’aiuto monetario alla Grecia rappresenta solo un’ipotesi di ultima istanza. La Cancelliera ha posto tre condizioni: 1) l’aiuto sarà disponibile solo se la Grecia non riuscirà a finanziarsi sul mercato; 2) contributo sostanziale del Fmi; 3) sanzioni rigide contro coloro che non rispettano il limiti di deficit.

I tassi governativi sono scesi su tutta la curva con quello decennale che si è portato in prossimità del 3,05%, mentre permane intorno ai 320 pb il differenziale Grecia-Germania sul comparto decennale.

Sul fronte macro, l’indice Ifo di marzo si è posizionato al massimo da luglio 2008, confermando l’impatto positivo sulle imprese tedesche derivante dal deprezzamento dell’euro. In Uk oggi vi sarà la pubblicazione del budget che dovrebbe delineare le linee guida per ridurre il deficit nei prossimi 4 anni.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo sul comparto biennale superando questa mattina la soglia dell’1%, in seguito anche alle pressioni esercitate dall’offerta ieri di 44Mld$ di titoli su tale segmento.

L’intera curva dei Treasury Usa ha evidenziato una netta perdita in asset swap. In particolare il tasso del Treasury decennale per la prima volta nella storia Usa si è posizionato al di sopra del tasso swap di analoga scadenza.

Tale indicazione è verosimilmente ricollegabile a due fattori principali: 1) il forte flusso di emissioni corporate il cui hedge ha comportato un calo dei tassi swap; 2) il progressivo deterioramento della percezione relativa del rischio creditizio Usa, in seguito al peggioramento dei conti pubblici, anche in seguito al potenziale impatto derivante dall’implementazione in futuro della riforma sanitaria ieri approvata.

Allo stesso tempo il tasso Libor 3 mesi ha raggiunto il livello massimo degli ultimi 5 mesi. Osservando l’incremento assoluto (circa 3pb da inizio anno) si ridimensiona la portata di tale indicazione, espressione verosimilmente dell’attesa di un ulteriore marginale incremento del tasso di sconto al di fuori del calendario degli incontri di politica monetaria.

Ieri Yellen, attualmente membro non votante della Fed ma indicata come probabile prossimo vice-governatore, ha dichiarato che è prematuro ipotizzare un rialzo del tasso di riferimento, aggiungendo che a suo avviso risulta appropriato l’impegno esplicito della Fed a mantenere i tassi fermi per un periodo esteso di tempo.

Sul fronte azionario, l’indice S&P500 ha raggiunto il nuovo massimo degli ultimi 18 mesi, grazie soprattutto al comparto delle materie prime e dei semiconduttori.

Nel primo caso sta pesando l’aspettativa dell’impatto dei piani infrastrutturali governativi, anche alla luce della forte richiesta di minerale di ferro per il quale i principali produttori stanno richiedendo contratti trimestrali anziché annuali.

Sul fronte semiconduttori, i relativi prezzi sono arrivati ai massimi da gennaio 2007, sintomo di una possibile ripresa degli investimenti aziendali. Sul fronte macro i dati sulle vendite di case esistenti di febbraio hanno confermato l’arresto della fase di stabilizzazione dei mesi scorsi.

Valute: dollaro in deciso apprezzamento vs euro sulla scia delle incertezze collegate all’esito dell’incontro tra leader europei che inizierà domani.

L’ipotesi di un maggior coinvolgimento del Fmi nel breve rende più vulnerabile la divisa unica. Il supporto importante da verificare in chiusura di sessione londinese (ore 18) si colloca a 1,34, prima di ipotizzare una discesa più marcata in area 1,30.

L’euro ha perso terreno anche nei confronti dello yen durante la notte, con il cross che si è avvicinato al supporto in area 121. Questa notte buone notizie macro sono arrivate dal Giappone, infatti le esportazioni di febbraio sono salite al ritmo maggiore da 30 anni.

Materie Prime: lievi rialzi per gli energetici ed i metalli preziosi. Contrastati i metalli industriali.

Il 25 marzo prossimo il Cftc terrà una serie di audizioni per valutare la possibilità di nuove regole sui mercati dei metalli per prevenire la formazione di posizioni troppo grandi rispetto alla dimensione del mercato.

Tra gli agricoli prosegue la fase di forte ribasso dello zucchero. Dai massimi di inizio febbraio ha perso circa il 50%.

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