Via libera al bonus per l’installazione di sistemi collegati a impianti “green”, l’agevolazione prevista dalla legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234/2021). L’Agenzia delle Entrate ha approvato un provvedimento ad hoc con cui sono stabiliti i termini e le modalità per beneficiare dell’agevolazione e viene approvato il modello di istanza da trasmettere alle Entrate.
Bonus accumulo energia rinnovabile: cosa significa
L’ultima legge di bilancio ha introdotto per le spese sostenute nel 2022 il bonus per l’installazione di sistemi collegati a impianti “green”, ossia un credito d’imposta riconosciuto per le spese di installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati a impianti alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici.
Il bonus accumulo energia rinnovabile è una detrazione fiscale sotto forma di credito di imposta per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia, collegati a impianti di produzione dell’elettricità alimentati da pannelli fotovoltaici o da altre fonti rinnovabili, già funzionanti e incentivati. Il sistema di accumulo è un insieme di accumulatori o batterie che immagazinano l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici e che non viene immediatamente consumata. Il bonus è stato introdotto dall’ultima Legge di Bilancio (L. 30 dicembre 2021, n. 234) e poi approdato in questi giorni della “Gazzetta Ufficiale” attraverso un decremento ministeriale ad hoc. I sistemi di accumulo devono essere integrati ad impianti per la produzione elettrica da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda l’impianto di produzione, al quale il sistema di accumulo deve essere integrato, si precisa che la detrazione spetta anche se:
- è un impianto già esistente;
- beneficia già degli incentivi per lo scambio sul posto.
Tra le spese sono comprese anche quelle sostenute per gli impianti già esistenti e che accedono al meccanismo dello scambio sul posto. Sono esclusi dal bonus gli impianti incentivati con il Conto Energia, che è regolato da norme diverse dal DL 91/2014.
I beneficiari del credito di imposta
Possono beneficiare dell’agevolazione le persone fisiche che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, sostengono spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto (Dl n. 91/2014).
Con successivo provvedimento l’Agenzia delle Entrate, sulla base del rapporto tra ammontare delle risorse stanziate (3 milioni di euro per il 2022) e ammontare complessivo delle spese agevolabili indicate nelle istanze, renderà nota la percentuale del credito d’imposta spettante a ciascun soggetto.
Come fare richiesta
Per poter beneficiare del credito d’imposta, è necessario inviare un’apposita istanza all’Agenzia delle Entrate. L’istanza va inviata dal 1° marzo al 30 marzo 2023 esclusivamente con modalità telematiche, utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario.
Entro 5 giorni dall’invio viene rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda (o lo scarto, con le relative motivazioni). Il bonus è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022, in diminuzione delle imposte dovute e l’eventuale ammontare non utilizzato potrà essere utilizzato negli anni successivi.
Le agevolazioni per frenare il caro energia
Il bonus oggi è particolarmente importante, considerando il caro energia che si sta riflettendo pesantemente sui portafogli dei contribuenti italiani. Può essere quindi sfruttato per contenere i consumi e risparmiare. Non solo. Per contenere i consumi energetici di casa, si possono mettere in atto numerosi comportamenti virtuosi che permettono di risparmiare fino a 800 euro all’anno come hanno suggerito gli esperti di SOStariffe.it e Segugio.it.
- lampadine ad alta efficienza i consumi;
- prestando attenzionealla tariffa e all’orario in cui si concentrano i consumi;
- elettrodomestici ad alta efficienza energetica;
- sostituire la caldaia con una più efficiente;
- regolare la temperatura dei radiatori:
- puntare su un termostato smart;
- un buon isolamento termico.
Limitandosi a piccoli accorgimenti si può comunque risparmiare il 10% sui consumi di gas. Per una famiglia-tipo riuscire a tagliare 100 Smc all’anno intervenendo sull’isolamento termico, consente un risparmio sulle bollette di 192 euro. Adottare questi accorgimenti consente di ridurre l’energia da utilizzare per il riscaldamento anche in modo significativo. Con i prezzi attuali dell’energia, anche una piccola quantità di energia non utilizzata si traduce in un risparmio importante.