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Al via la procedura negoziale del procedimento sanzionatorio Consob

La Legge Capitali (5 marzo 2024 n. 21) ha introdotto importanti novità per rendere più facile la raccolta di capitali sul mercato, semplificando e razionalizzando alcune regole. Queste modifiche mirano a rendere il mercato più attrattivo ed efficiente. Tra i principali interventi, si segnalano quelli apportati al sistema sanzionatorio dell’Autorità di vigilanza (Consob).

In particolare, il legislatore italiano ha introdotto un nuovo articolo (196-ter) nel TUF che permette di risolvere i procedimenti sanzionatori attraverso accordi negoziali tra l’intermediario finanziario (società o persona fisica addetta) e l’Autorità di vigilanza, superando quindi il tradizionale approccio punitivo. Si tratta di un cambiamento atteso dal settore, che permette di definire rapidamente le contestazioni in modo collaborativo.

Secondo la nuova legge, entro 30 giorni dalla ricezione di una contestazione, un soggetto può proporre alla Consob degli “impegni” per eliminare le lesioni degli interessi degli investitori e del mercato. Se la Consob li accetta, può renderli obbligatori pubblicandone il contenuto senza infliggere sanzioni.

Tuttavia, se la situazione non cambia, la Consob può riaprire il procedimento. Se gli impegni non vengono rispettati, le sanzioni possono aumentare del 10%.

Nonostante l’intervento sia senz’altro apprezzabile e opportuno, ci sono alcune questioni ancora da chiarire. Ad esempio, il termine per presentare gli impegni è molto breve e non è chiaro come si coordini con i termini procedurali di presentazione delle deduzioni difensive. Inoltre, se la contestazione è rivolta a un individuo, ci sono dubbi su che tipo di soluzioni possono essere proposte, dal momento che la norma sembra più pensata per una società.

Infine, la pubblicazione degli impegni potrebbe avere effetti reputazionali negativi, nella misura in cui l’assunzione di un impegno potrebbe essere letta dal mercato come riconoscimento di colpa e sussistenza di un’infrazione.

Ora spetta alla Consob stabilire le regole procedurali su come presentare e valutare questi impegni, sperando che possa chiarire ogni dubbio.