Entra nel vivo la stagione delle trimestrali Usa con i conti delle maggiori banche che faranno da apripista. Oggi prima dell’apertura dei mercati sarà JP Morgan Chase ad alzare il velo sul bilancio del periodo compreso tra gennaio e marzo. A seguire saranno rilasciati i risultati di Citigroup e Wells Fargo, mentre Goldman Sachs, Bank of America e Morgan Stanley scenderanno in campo la prossima settimana.
Come andranno gli utili delle banche
- JPMorgan dovrebbe riportare un fatturato intorno ai 42 miliardi di dollari e un utile per azione di 4,17 dollari;
- Wells Fargo: sono previste entrate per 20,1/20,2 miliardi di dollari e un utile per azione di 1,08 dollari;
- Citigroup: attesi ricavi per 20,4 miliardi di dollari e un utile di 1,2 dollari per azione;
- Goldman Sachs: ricavi per circa 12,9 miliardi di dollari e un utile per azione di 8,72 dollari;
- Bank of America: fatturato atteso di 25,5 miliardi e un utile per azione di 0,77 dollari;
- Per Morgan Stanley si prevedono ricavi per $ 14,4 miliardi e un utile per azione atteso di 1,66 dollari.
Come spiega Ben Laidler, Global markets strategist di eToro,
“Le banche statunitensi daranno il via alla stagione degli utili del primo trimestre e possiamo aspettarci che l’attenzione alla guidance del management sostenga il loro rally a due cifre di quest’anno. Gli utili delle grandi banche Usa sono stimati in calo del 20% e fare da zavorra dovrebbero essere le banche regionali. A pesare è una combinazione di debolezza dell’attività sui mercati dei capitali, una compressione dei margini di profitto dovuta al recupero dei tassi di deposito rispetto ai tassi di prestito e un aumento degli accantonamenti precauzionali sui prestiti. Il calo complessivo degli utili del settore finanziario dovrebbe, tuttavia, essere attenuato dalla forte crescita del 40% degli utili del settore assicurativo”.
Le stime degli analisti sui gruppi dello S&P 500
Allargando lo sguardo oltre il settore bancario, secondo il consensus degli analisti, gli utili per azione dell’S&P 500 dovrebbero segnare un aumento di appena il 3% su base annua nel primo trimestre, inferiore al +8% registrato nel quarto trimestre 2023. Tuttavia, bisogna tenere presente la tendenza degli utili effettivi a battere le stime formulate all’inizio della stagione.
Secondo i calcoli di Goldman Sachs, escludendo i 10 principali titoli dell’S&P, gli utili per azione medi dei gruppi del benchmark dovrebbe ridursi del 4% nel primo trimestre. A pesare sarà la contrazione particolarmente forte, pari al 27%, degli utili del settore energetico. Ma la debolezza è attesa anche altrove. Si prevede che gli EPS delle materie prime scenderanno del 24% e che i profitti del settore industriale, sensibili al ciclo economico, aumenteranno solo dell’1% (per di più durante una presunta ripresa del settore manifatturiero).
Unico sprazzo di luce arriverà, nello stesso periodo, dagli utili dei “Magnifici 7” (Meta, Tesla, Alphabet, Amazon, Apple, Microsoft e Nvidia) che dovrebbero aumentare del +33,4% a fronte di un aumento dei ricavi del +13,2%. Escludendo il contributo di Mag 7, gli utili del primo trimestre del 2024 per il resto dell’indice sarebbero in calo del -3,2% rispetto al periodo precedente (contro una crescita del +2,5%).