FRANCOFORTE (WSI) – La crisi economica miete tra le sue vittime anche le banche e dal 2007 ad oggi sono quasi 700 gli istituti di credito scomparsi per colpa della grave recessione.
A dare i numeri la Banca centrale europea che nel suo ultimo rapporto sul settore bancario evidenzia come il totale fra grandi gruppi e singole istituzioni, anche straniere, con base nell’Unione Europea è sceso dalle 3.881 unità di fine 2007 alle 3.154 di fine marzo 2017. Dal picco di 3928 banche attive a fine 2008 si è assistito ad un calo progressivo e inarrestabile, una vera e propria emorragia, e a sopravvivere a fine marzo 2017 sono appena 3.154 banche, con un passivo di 13 istituti venuti meno solo nei primi 3 mesi di quest’anno.
A diminuire, nello stesso periodo, sono stati anche gli asset delle banche che da 34.988 miliardi di euro da fine giugno 2016 sono arrivati a 33.982 a fine marzo 2017. Ovviamente i più penalizzati i piccoli istituti: a fine marzo operavano nell’Unione 34 grandi gruppi, 602 banche di medie’dimensioni e 2.518 ‘piccoli’ istituti. Sono questi ultimi i più colpiti dalla riduzione in atto tanto che in soli 9 mesi hanno cessato l’attività autonoma più di 140 piccole banche contro i 2.661 di fine giugno 2016.
Dal fallimento Lehman Brothers, crisi mutui subprime, stretta regolamentaria sul settore bancario, crisi del debito in Europa fino alle difficoltà per l’Unione di sopravvivere soprattutto dopo la Brexit, i cambiamenti in dieci anni sono stati evidenti e hanno pesato molto sulle banche.