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Alert Citi: azionario pericolosamente vicino a stato di “euforia”

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NEW YORK (WSI) – L’asserzione non dovrebbe stupire troppo, vista la decorrelazione che va avanti da mesi – se non da anni – tra mercati e realtà. Si parla di crisi in tutto il mondo, di rallentamento della Cina, di un’Europa che arranca, di disoccupazione, ma l’azionario, a parte qualche parentesi ribassista continua a crescere. E’ il caso soprattutto di Wall Street (per non parlare dell’indice Nikkei della borsa di Tokyo), che ha comunque dalla sua parte fondamentali economici più promettenti.

Esiste comunque, al di là delle riflessioni, un modello preciso che misura il sentiment di mercato e la propensione degli investitori al rischio, così come l’opposto, il risk off, ovvero l’avversione al rischio: si chiama modello di Panico/Euforia e viene stilato dalla banca americana Citi. E’ anche un modello che ha avuto almeno fino a questo momento un elevato valore predittivo.

I punti messi in evidenza sono praticamente molto semplici: quando il mercato è euforico, i ritorni attesi sono bassi. Quando invece gli investitori sono nel panico, i ritorni attesi sono elevati. E ora, nella sua ultima nota inviata ai clienti, Tobias Levkovich lancia l’alert: il sentiment si sta avvicinando di nuovo a uno stato di euforia.

“Il modello panico/euforia, la scorsa estate, segnalava che esisteva il 96% di probabilità di guadagni impressionanti entro la metà del 2013 (cosa che infatti è avvenuta); ma al momento mostra un balzo significativo verso il livello di euforia, che non fa sperare bene per gli investitori“.

Non è questo l’unico elemento che preoccupa Levkovich:”In più, la correlazione intrastock più bassa, implica anche che siamo di fronte a una comunità di investitori più ottimista, che si focalizza sulla selezione dei titoli azionari ed è meno preoccupata riguardo alle dinamiche macroeconomiche; di conseguenza, al rischio si aggiunge il fatto che gli eventi economici, politici o geopolitici non sono più presi in considerazione dai gestori dei fondi nelle loro scelte”.

La conclusione a cui arriva lo strategist non è per nulla rassicurante: a suo avviso, questo stato di compiacimento e di euforia acuirà la volatilità dei mercati, nel caso in cui dovesse presentarsi un sell off.