NEW YORK (WSI) – Dopo sei anni di fila in crescita, il mercato immobiliare commerciale statunitense rischia un forte rallentamento. E’ l’allarme degli analisti di Pimco, secondo i quali nei prossimi 12 mesi non e’ esclusa una flessione del 5% dei prezzi. Una serie di fattori rischiano – a detta degli esperti di provocare il collasso dei prezzi, non ultime un’ondata di scadenze del debito e un aumento delle proprietà invendute.
Secondo gli esperti della societa’ americana di investimenti, complice complice il rallentamento della crescita in Cina e il calo delle quotazioni del petrolio, l’ aumento globale della domanda di investimenti immobiliari negli Stati Uniti che ha spinto, nel corso degli ultimi anni, le quotazioni immobiliari su valori record, puo’ dirsi terminata.
Il gruppo Usa ha aggiunto dunque che, alla luce della frenata immobiliare, nei prossimi trimestri verranno fuori sul mercato numerose opportunità di accaparrarsi proprietà a prezzi stracciati.
D’altronde e’ dall’inizio dell’anno che segnali di raffreddamento del mercato immobiliare sono emersi in tutto il paese. Secondo Moody Investors Service, i valori delle proprietà commerciali nelle grandi città degli Stati Uniti, che hanno visto i maggiori incrementi nel corso del recente boom, sono diminuiti del 3 per cento negli ultimi tre mesi.
Non solo. Segnali preoccupanti arrivano anche dalle transazioni immobiliari a New York, il più grande mercato immobiliare degli Stati Uniti, dove, secondo la societa’ di intermediazione Cushman & Wakefield, si verifichera’ un calo delle operazioni del 30 per cento circa.
Fonte: Bloomberg