SIENA (WSI) – Tassi & Congiuntura: in rialzo il tasso decennale italiano, salito ieri fino alla soglia del 4,5% sulla scia dell’approssimarsi delle elezioni e di possibili nuove tensioni in Spagna che penalizzano i paesi periferici. Il rischio di possibili elezioni in Spagna a causa delle denunce di corruzione verso Rajoy ed il suo partito hanno alimentato le vendite dei titoli periferici.
Gli spread di Italia e Spagna si sono infatti riportati rispettivamente sopra i 280 pb e sopra i 380 pb. A tale proposito sarà importante monitorare le aste spagnole di giovedì, quando saranno offerti titoli a medio e lungo termine fino a 4,5 Mld€. Il rinnovato rischio sovrano ed il rimborso anticipato dei finanziamenti alla Bce potrebbero infatti aver ridotto la liquidità del sistema bancario a disposizione per le aste.
La sessione odierna si apre con ancora tensioni sui periferici. Il differenziale italiano è salito sopra i 290 pb. Secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, il 6 febbraio il consiglio dei ministri tedesco discuterà della proposta che prevede la separazione delle attività commerciale e di trading delle banche per attività superiori a 100 Mld€ o al 20% del loro bilancio.
Su questo tema si è anche espresso il cancelliere dello scacchiere britannico Osborne che ha annunciato l’avvio dell’iter parlamentare della legge che dividerà le attività bancarie retail da quelle di investimento.
Il ministro delle finanze russo continua a sostenere il prestito a Cipro dicendo che Mosca sarebbe disponibile ad allungare la scadenza sul prestito da 2,5 Mld€ offerto nel 2011, incitando allo stesso tempo l’Europa ad approvare un piano di salvataggio per l’isola. Ieri si è tenuto l’incontro tra la Merkel e Rajoy.
La Cancelliera si è mostrata fiduciosa nella continuazione delle riforme in Spagna. Intanto la Bce e la Commissione europea in occasione della seconda revisione trimestrale sul programma di salvataggio bancario hanno notato che le condizioni del settore si sono stabilizzate, ma Madrid deve continuare a rispettare gli impegni. Commissione e Bce hanno dato il via libera per la concessione del prestito al settore bancario. Il Fmi prende parte ad un monitoraggio indipendente.
Oggi l’Austria emetterà titoli a medio e lungo termine fino a 1 Mld€, mentre l’Esm offrirà titoli a 3 mesi fino a 2 Mld€ e la Grecia titoli a 6 mesi per 625 Mln€. Negli Usa la giornata di calo che ha interessato i listini azionari ha favorito il mercato obbligazionario governativo con il tasso decennale che si è riportato nuovamente sotto il livello del 2%.
Il rinnovato clima di tensione proveniente dall’area Euro ha riportato gli operatori a rifugiarsi sui Treasury, con la parte a lunga della curva che ne ha beneficiato maggiormente. Prosegue invece il ribasso delle obbligazioni ad elevato rendimento. Sul fronte macro, la pubblicazione degli ordini di fabbrica relativi al mese di dicembre hanno confermato le buone indicazioni giunte la settimana scorsa dagli ordini di beni durevoli, salendo nel mese di dicembre dell’1,8% m/m.
Valute: dollaro in apprezzamento verso euro sulla scia delle tensioni sui mercati finanziari legate alle vicende politiche spagnole ed italiane. Questa mattina l’euro si colloca al di sotto del supporto 1,35 (adesso nuova resistenza), con il livello più importante posizionato verso area 1,34. Le tensioni sugli asset rischiosi hanno favorito anche lo yen che stanotte si è apprezzato verso quasi tutte le valute mondiali. Verso euro i supporti oggi si collocano a 123,80 e 123. Stabile il dollaro australiano vs quello Usa, mentre si apprezza verso euro. La banca centrale australiana (RBA) oggi ha lasciato invariato il tasso di riferimento al 3% come da attese di mercato. Dal comunicato emerge però la possibilità di ulteriori misure accomodanti qualora necessario grazie ad un outlook favorevole sull’inflazione.
Materie prime: giornata negativa per le materie prime con l’indice GSCI ER che ha perso lo 0,8%, l’ammontare maggiore da dicembre a causa delle tensioni sui mercati finanziari e dell’apprezzamento del dollaro. Tranne poche eccezioni come la soia (+1%) e l’oro (+0,4%), quasi tutte le componenti dell’indice hanno chiuso in territorio negativo. Il Brent è calato poco al di sopra dei 115$/barile. Andamento misto per i metalli industriali, mentre tra gli agricoli i peggiori sono stati il caffè (-2,4%) ed il cotone (-1,5%). Ieri è proseguito il rialzo per l’olio di palma (+1,1%), mentre stamani sono presenti lievi prese di profitto.
Azionario: forti vendite sui listini dell’area Euro sulla scia delle incertezze sull’esito delle elezioni italiane e sulle rinnovate tensioni in Spagna. L’indice italiano e spagnolo hanno infatti registrato le perdite più elevate. Tra i settori i più penalizzati sono stati gli automobilistici, finanziar, e costruzioni. In Italia i cali più marcati sono stati registrati dai bancari ed energetici. Negli Usa forte calo per i listini azionari con l’indice S&P 500 che è tornato sotto quota 1500 punti, registrando la peggiore performance giornaliera da novembre scorso. All’interno tutti i comparti hanno chiuso con un calo superiore allo 0,5% con quello tecnologico il maggiormente penalizzato.
Da segnalare il forte balzo della volatilità con l’indice Vix tornato sopra il 14%, sui livelli di inizio anno. Marcato calo anche per il listino giapponese sulla scia dei ribassi delle borse europee ed Usa e del taglio delle guidance da parte di alcune società come Hitachi Ltd e Fujikura. Sul fronte emergente ieri l’indice MSCI EM ha chiuso la sessione invariato, ma stamani le borse emergenti sono deboli in linea con quelle asiatiche. Chiusura negativa ieri per l’America latina con l’Argentina che ha perso quasi il 3% ed il Brasile il 2%. Pesante ribasso ieri per l’ETF Ishares Mercati Emergenti quotato negli Usa (-1,3%) che ha registrato il calo maggiore da novembre. La volatilità su tale strumento è salita del 10% ai massimi dell’anno.
MEDIOBANCA- La società intende accelerare lo sviluppo in Germania focalizzandosi sull’attività di M&A e di corporate finance
SAIPEM- Dopo l’incontro tra i vertici ed i tecnici dell’ufficio di insider trading della Consob, l’istituto di vigilanza ha chiesto al suo omologo britannico di indagare sulla vendita di azioni Saipem da parte di Bofa Merrill Lynch alla vigilia del profit warning che ha comportato il crollo in borsa.
GENERALI- Secondo il Sole24ore sono sei i potenziali compratori delle attività Usa di life Reassurance, tra cui Munich re, Swiss Re, Hannover Re.
ENEL-Oggi presenterà i risultati preliminari per il 2012.
SEAT-La società ha reso noto che il livello di indebitamento non è più sostenibile in un’ottica prospettica ed è di ostacolo allo sviluppo industriale. Il gruppo non ritiene quindi più attuabili le linee guida strategiche 2011-2013 e le stime per il 2015 elaborate in occasione dell’ultima ristrutturazione.
UBS – La banca svizzera ha registrato una perdita di 2,08 Mld$ nel quarto trimestre 2012. Tra le cause di tale perdita ci sono la sanzione ottenuta a seguito dello scandalo Libor e i costi legati al taglio del personale.
BP – La seconda maggiore società energetica europea ha annunciato utili netti in calo nel quarto trimestre 2012 a seguito della minore produzione di petrolio e gas.
WAL-MART- Il colosso Usa della grande distribuzione perde oltre l’1% e chiude la seduta 69,63$ dopo che JPMorgan ha tagliato il rating a neutral e ha ridotto il prezzo target da 84$ a 75$.
CHEVRON CORP- La seconda società energetica degli Stati Uniti perde l’1,1% e chiude a 115,20$ a seguito del taglio del rating a neutral da parte di UBS.
ORACLE CORP.- Il secondo maggiore produttore di software registra una perdita del 3% dopo la decisione di lanciare un’Opa su Acme Packet Inc per 1,7 Mld$ pari a 29,25$ per azione. Dopo la notizia le azioni di Acme hanno guadagnato il 24%.
Azionario: negli Usa i favorevoli dati macro hanno consentito la prosecuzione del rally dei listini azionari, con l’indice Dow Jones che ha chiuso sopra i 14.000 punti per la prima volta dal 2007. Tutti i principali settori hanno contribuito positivamente, con in testa il comparto telecomunicazioni e finanziario. Al contesto più ottimista ha giovato anche la ottima performance di gennaio che in genere in passato spesso ha comportato una performance positiva anche per l’intero anno. Andamento misto per le borse europee, con l’indice italiano e spagnolo che hanno chiuso in negativo. L’indice spagnolo ha risentito anche della fine del divieto delle vendite allo scoperto, mentre quello italiano è stato penalizzato soprattutto dal settore bancario ed energetico, tra cui spicca il calo di Saipem. In Europa i settori migliori sono stati tecnologico, automobilistico e chimico, i più penalizzati le utilities ed i bancari. Sul fronte emergente, seconda giornata consecutiva di rialzo per il MSCI EM (+0,4%) con i principali mercati che hanno chiuso in positivo. La volatilità del benchmark emergente è in contrazione: secondo Bloomberg News, è calata ai livelli del 1997. Questa mattina buone indicazioni stanno arrivando dai mercati asiatici grazie all’accelerazione del Pmi servizi cinese. Lo Shanghai Composite è ai massimi da 9 mesi.
POPOLARE MILANO- Il titolo ha ceduto l’1,69% dopo le indiscrezioni di stampa di trasformazione in SpA. Secondo fonti vicine alla situazione citate da Reuters, la modifica della governance della banca, con la sua eventuale trasformazione in Spa, seppure mitigata per tenere conto della natura partecipativa dell’istituto, è solo una delle ipotesi allo studio il cui percorso non sarà comunque breve. La Consob ha convocato per questa settimana gli attuali revisori della banca.
ENEL GREEN POWER – Ha chiuso il 2012 con un Ebitda da 1,7 Mld€ in crescita del 6,3% rispetto a 1,6 Mld€ del 2011.
SEAT PAGINE GIALLE – Standard & Poor’s ha tagliato il rating della società a ‘selective default’ da ‘CC’, dopo la sospensione del pagamento della cedola semestrale in scadenza il 31 gennaio 2013 delle obbligazioni senior secured con scadenza 2017.
ELECTROLUX- Secondo produttore al mondo di elettrodomestici dietro all’americana Whirlpool, ha chiuso il quarto trimestre 2012 con un utile operativo (escluse le poste straordinarie) pari a 1,6 Mld di corone svedesi, in crescita rispetto agli 1,4 Mld registrati nello stesso periodo del 2011. Il risultato, però, è inferiore al consensus degli analisti che indicava 1,7 Mld di corone. L’amministratore delegato di Electrolux ha dichiarato che prevede per il 2013 un calo della domanda “core” in Europa ed una crescita in Nord America, grazie alla ripresa del mercato immobiliare. Secondo McLoughlin la situazione del mercato in Europa peggiorerà, ma prevede che nel 2013 il Nord America e i mercati emergenti l’aiuteranno a controbilanciare la persistente debolezza in Europa.
SAIPEM- Per oggi sono stati convocati i vertici di Saipem nella persona dell’amministratore delegato Umberto Vergine per capire la modalità di diffusione al mercato del profit warning. Resta il giallo del collocamento privato avviato da Merrill Lynch di un pacchetto del 2,3% del capitale tramite “accelerated book building” poche ore prima dell’annuncio, a 30,65 euro per azione. L’AD sostiene che il 2013 sarà un anno di transizione, mentre il 2014 sarà “un anno ottimo”.
BT GROUP- Guadagna il 6,5% a Londra. L’operatore delle telecomunicazioni britannico ha registrato profitti migliori delle attese nel quarto trimestre.
SONY CORP.- Guadagna il 7,5% e chiude a 1,457 yen. Secondo alcuni rumors la società annuncerà il lancio di una nuova console PlayStation alla fine del mese di Febbraio.
PANASONIC CORP. -Chiude la seduta a 692 yen ( +17%) dopo aver registrato profitti superiori alle attese nel quarto trimestre 2012.
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