Alessio Nati tira le somme dell’andamento del real estate nel 2023
Il settore real estate nell’anno 2023 ha vissuto in una fase di transizione e mutamenti cruciali, definiti come “global reset”.
Esperti del settore, come Alessio Nati, hanno osservato e analizzato le tendenze in atto, delineando un quadro delle aspettative e delle realtà che si sono avverate o meno.
A inizio anno, i principali analisti del settore preannunciavano un anno di grandi cambiamenti, con un settore immobiliare che si trovava ad affrontare un momento di riflessione e ricalibrazione, con previsioni di mercato e reazioni degli investitori che avrebbero rimodellato il futuro del real estate.
Alessio Nati tira le somme, osservando attentamente come le previsioni si sono avverate o evolute diversamente. Per gli investitori e gli operatori del settore, il messaggio è quello di rimanere flessibili e informati, pronti a navigare il dinamismo del mercato.
Prospettive di stabilizzazione e ripresa del real estate
Il settore immobiliare globale sta attraversando un periodo di grandi sfide e trasformazioni. Secondo alcune previsioni sul 2023, la velocità e la tempistica della stabilizzazione, del re-pricing e della ripresa del mercato avrebbero avuto significative variazioni a seconda dei mercati e dei settori, alla ricerca del proprio punto di equilibrio.
Alcuni mercati avrebbero mostrato segnali di ripresa, altri invece una retrocessione prima di poter avanzare, in un contesto economico segnato da inflazione e aumento dei tassi di interesse che influenzano le decisioni degli investitori.
Alessio Nati nello specifico prevedeva una stabilizzazione entro metà del 2023, in concomitanza con una maggiore chiarezza sui tassi di interesse e sulle prospettive economiche. Come evidenziato da Alessio Nati:
“A livello nazionale, nei primi mesi dell’anno, il settore logistico ha registrato la predominanza nel mercato degli investimenti immobiliari, contribuendo al 33% del totale. Seguono gli asset class alternativi, che comprendono il sottosettore del living e del residenziale, con una quota del 26%. Gli uffici rappresentano il 15% del volume totale degli investimenti, mentre il settore retail ha contribuito con un modesto 2% al totale degli investimenti immobiliari nazionali.”
Gestione delle pressioni sui costi nel real estate: dal capitale al debito
“La gestione della pressione sui costi si rivela essere un aspetto cruciale per il settore real estate, le politiche monetarie e l’incremento dei tassi di interesse hanno innescato un corrispondente aumento dei costi del capitale, determinando un rallentamento nei flussi di investimenti”, aggiunge Nati, infatti con l’aumento dei tassi, la maggior parte degli investitori prevedeva un impatto negativo sulle loro strategie immobiliari, e che una riduzione della disponibilità di debito bancario avrà conseguenze negative.
Con l’aumento del costo del capitale, la creatività nel settore del debito, come il Mezzanine Finance e il Bridge Financing, quindi estendere le proprie attività al debito, sta emergendo come una soluzione per ricalibrare i prezzi e colmare le carenze di liquidità sul mercato.
Ecco, quindi, un intensificarsi dell’attività e della creatività nel settore del debito, tendenza che porta un maggior numero di investitori a esplorare soluzioni come “mezzanine debts” e “bridge loans” .
Gli asset core e non core nel 2023
Secondo Alessio Nati, a livello globale, nonostante la volatilità degli asset core, come gli uffici, l’industria, la logistica e gli asset multifamiliari/BTR, manterranno ancora il loro appeal a livello globale, soprattutto nelle città top-tier.
I settori strettamente legati alle realtà demografiche ed economiche in evoluzione, come gli alloggi per studenti e per anziani, porteranno invece gli investitori verso città di secondo e terzo livello, in particolare nei mercati americani ed europei.
Nello specifico, con il prevalere delle strategie difensive, secondo le previsioni gli asset multifamiliari / BTR e industriali e logistici rimarranno i più favoriti. Allo stesso modo, gli asset industriali e logistici continueranno ad assorbire quote di mercato, con l’interesse degli investitori per gli asset first-mile in aumento, con un deciso focus sugli asset ad alta intensità operativa, dato l’aumento della base dei costi.
Chi è Alessio Nati
Alessio Nati emerge come una figura di spicco nel panorama manageriale e imprenditoriale, portando con sé una solida esperienza maturata per oltre 20 anni nel settore del Private Equity.
La sua competenza distintiva si concentra in modo particolare sulle operazioni di sviluppo immobiliare, con un impatto significativo nei dinamici mercati di Milano e Roma.