Società

Alitalia: nuovo salvagente pubblico da 350 milioni

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In attesa che si perfezioni l’offerta vincolante del consorzio Fs-Atlantia-Mef-Delta, dopo la richiesta di una nuova proroga da parte dei due soci italiani, il governo italiano, ancora una volta, corre in soccorso di Alitalia.

Nella bozza del decreto fiscale approvata ieri, spunta un nuovo prestito ponte per 350 milioni di euro della durata di sei mesi, concesso per “indilazionabili esigenze gestionali”.

“Per consentire di pervenire al trasferimento dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia -Società Aerea Italiana – Spa in amministrazione straordinaria ed alle altre società del medesimo gruppo anch’esse in amministrazione straordinaria – si legge – con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, è concesso in favore delle stesse società in amministrazione straordinaria, per le loro indilazionabili esigenze gestionali, un finanziamento a titolo oneroso di 350 milioni di euro, della durata di sei mesi“.
“Il finanziamento – prosegue il testo – è concesso con l’applicazione di interessi al tasso Euribor a sei mesi pubblicato il giorno lavorativo antecedente la data di erogazione, maggiorato di 1.000 punti base, ed è restituito, in prededuzione, con priorità rispetto a ogni altro debito della procedura, entro sei mesi dalla erogazione e, in ogni caso, entro 30 giorni dall’intervenuta efficacia della cessione dei complessi aziendali.
Il finanziamento può essere erogato anche mediante anticipazioni di tesoreria”.

La nuova iniezione di liquidità è ora quanto mai necessaria poiché i 900 milioni di prestito ponte già concessi si stanno esaurendo. Al settembre, la liquidità nelle casse del gruppo era scesa a 310 milioni di euro (cui va aggiunto il deposito alla Iata), contro i 361 milioni di fine agosto.
In attesa di un soluzione per il rilancio, senza l’aiuto dello stato, Alitalia rischia di finire in un pantano.