Di male in peggio. Mentre i tre commissari nominati dal governo, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, lottano contro il tempo per salvare Alitalia, viene fuor un nuova magagna.
Secondo indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore, durante l’analisi dei conti della compagnia di bandiera (al 28 febbraio scorso, le passività di Alitalia ammontavano a 2,3 miliardi) i commissari hanno scoperto che i soli contratti derivati sui tassi di cambio e assicurativi sul prezzo del carburante avrebbero provocato perdite per 350 milioni di euro, dato che Alitalia comprerebbe oggi il carburante a 68 dollari al barile, quando il prezzo di mercato è di circa 20 dollari in meno.
Come si legge nell’articolo:
“A fine dell’esercizio 2015 infatti i soli contratti derivati sul prezzo del carburante, in pancia al vettore segnavano fair value negativo per 350 milioni di euro. È plausibile che il quadro non sia cambiato granchè, dato che nei giorni scorsi Gubitosi dopo la prima ricognizione ha detto che con la chiusura di alcuni contratti la compagnia toglie 128 milioni di minusvalenze dai suoi conti.
Secondo le fonti, dopo dalla vendita dei contratti derivati -il cui scioglimento potrebbe avvenire già entro questa settimana- Gubitosi spera du recuperare 128 milioni di euro.
I commissari intendono rinegoziare gli accordi di leasing poco favorevoli ad Alitalia che in alcuni casi arriva a pagare per i suoi velivoli fino al 15% in più rispetto agli altri vettori.