Mercati

Alitalia senza cash: perdite quadruplicate a 280 milioni

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SIENA (WSI) – Tassi & Congiuntura: in area Euro la sessione di ieri è stata caratterizzata dall’attesa per l’esito delle elezioni italiane con un movimento altalenante dei tassi governativi che hanno seguito le alterne vicende sull’esito elettorale italiano. Lo spread è passato da sopra i 285 pb a sotto i 250 pb, per poi chiudere a 293, con i volumi sul btp future che hanno sfiorato i 100.000 lotti. Le elezioni si sono concluse senza una vittoria schiacciante da parte delle due principali coalizioni di centrodestra e centrosinistra, con sostanziale stallo al Senato. L’incertezza sta impattando negativamente sui mercati che questa mattina hanno iniziato la giornata all’insegna della forte volatilità, con spread sopra i 300 pb e con il future sul Btp sotto 110. Il cds a cinque anni Italia si è portato in prossimità di 300 ai massimi da gennaio 2013.

Sul monetario le prime indicazione dai tassi forward su Euribor segnalano un calo. Test importante saranno le emissioni italiane di bot a sei mesi per 8,75 Mld€ e domani soprattutto quelle a medio lungo termine, quando saranno emessi Btp a 5 e 10 anni fino a 6,5Mld€. Negli Usa forte calo dei tassi governativi soprattutto sulla parte a lungo termine, in particolare il segmento decennale dove sono stati registrati volumi record sul corrispondente future sul T-note con oltre 2,4 Mln di contratti scambiati. Evidente l’impatto dell’esito delle elezioni in Italia. La giornata di oggi sarà densa di appuntamenti. Dal punto di vista macro numerosi i dati sul comparto immobiliare anche se il dato principe è rappresentato dalla fiducia dei consumatori di febbraio.

Il focus però sarà soprattutto sull’audizione di Bernanke alla commissione bancaria del senato. Il governatore della Fed sarà chiamato a fornire indicazioni sulle prospettive del piano di acquisto di bond alla luce sia della spaccatura emersa dai verbali dell’ultimo incontro Fed, sia delle potenziali reazioni in caso di turbolenze in area euro dopo l’esito elettorale italiano.

Inoltre verosimilmente molta attenzione sarà rivolta anche al potenziale impatto dell’imminente partenza dei tagli automatici alla spesa da 85Mld$ dal prossimo 1 marzo. Lockhart, membro Fed non votante, si è dichiarato a favore della prosecuzione della politica di acquisti fino a fine anno per supportare io mercato del lavoro.

Valute: forte apprezzamento del dollaro vs euro sulla scia dell’esito delle elezioni italiane. Questa mattina il cambio euro/dollaro si attesta in prossimità dei minimi dell’anno poco al di sopra dell’area di supporto 1,30. La resistenza si colloca oggi ad 1,32. L’andamento del cambio potrebbe riflettere in giornata quello degli asset rischiosi, azionario europeo in particolare che ha aperto in forte calo questa mattina. Inoltre il cambio potrebbe essere sensibile alla parole del governatore della Fed Bernanke nel pomeriggio. Delle tensioni sui mercati azionari mondiali ne ha beneficiato lo yen che si è apprezzato verso tutte le principali valute mondiali questa notte. Verso euro il cambio è calato in prossimità di 119, sui minimi da 1 mese. I supporti per i prossimi giorni sono costituiti dal livello sopra citato e da area 117; resistenza presso area 123. Sul fronte Cina, terza giornata consecutiva di apprezzamento dello yuan vs dollaro.

Commodity: ieri si è assistito ad un andamento misto tra le materie prime con l’indice GSCI ER che ha chiuso in rialzo dello 0,1% nonostante il calo delle borse Usa. In rialzo i metalli preziosi che ieri hanno beneficiato degli acquisti in ottica di beni rifugio anche se in misura limitata: argento (+1,9%), oro (+0,9%). I preziosi hanno beneficiato anche della notizia del proseguimento degli acquisti di oro da parte delle banche centrali a gennaio (Russia e Kazakistan). E’ però proseguito il calo dell’oro detenuto dallo SPDR Gold Trust, il maggior etf fisico al mondo, a fronte invece di un rialzo dell’ammontare di argento detenuto dagli etf mondiali. Andamento misto per i metalli industriali e per il settore energia. In calo gli agricoli guidati dal grano Usa (-2,2%), ai minimi da 8 mesi, grazie alle nevicate nel paese che stanno riducendo i danni legati alla siccità. Questa mattina si sta assistendo a cali generalizzati tra le materie prime con il brent sotto i 114$/barile. In lieve rialzo l’oro che si colloca in prossimità dei 1600$/oncia.

Azionario: giornata all’insegna della forte volatilità per i listini europei ieri in balia delle notizie provenienti dall’Italia sull’esito delle elezioni.

Dopo un’iniziale fiammata al rialzo subito dopo la chiusura delle urne, con il Ftsemib che è arrivato a guadagnare quasi il 4%, i listini hanno iniziato a perdere poco alla volta forza man mano che i risultati effettivi presagivano un esito elettorale incerto. In chiusura i listini hanno comunque chiuso la seduta in lieve rialzo, con il Dax risultato il migliore (+1,5%), con i volumi in forte rialzo in tutte le principali piazze. La giornata odierna si è aperta all’insegna di forte vendite, con tutti i listini in calo guidati da quello italiano che registra una perdita superiore al 4%. Le vendite si stanno concentrando principalmente sul settore bancario.

Le ripercussioni delle elezioni italiane si sono riflesse sui listini Usa che hanno chiuso la peggiore seduta dell’anno. Gli operatori temono una situazione di stallo nella risoluzione della crisi dell’area Euro vista l’instabilità politica che si prefigura in Italia e preferiscono prendere profitto dopo il forte rally degli ultimi mesi. L’indice S&P500 ha rotto violentemente il supporto in area 1500, andando a chiudere sui minimi da quattro settimane, guidato dai ribassi del settore finanziario ed energetico. Forte balzo per la volatilità con l’indice Vix salito in prossimità del 20%.

Sul fronte emergenti, stamattina forte ribasso per i listini asiatici guidati dal listino cinese (-1,4%) sceso ai minimi da fine gennaio. Deciso calo anche per il listino giapponese (-2,3%) penalizzato dalla forza dello yen. .

INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI

BANCA CARIGE – Il Cda ha condiviso l’esigenza di un adeguamento patrimoniale per 800 Mln€ da realizzarsi in parte con la cessione di asset non core e per la parte residua con un aumento di capitale da offrire in opzione agli azionisti.

ENI – Ha effettuato una nuova scoperta di gas naturale all’interno del complesso di mamba, nell’area 4 dell’offshore del Mozambico, attraverso il pozzo di delineazione ” coral 3″, l’ottavo pozzo perforato con successo in sequenza nel permesso.

FIAT – Fitchh ratings ha declassato a “BB-” dal precedente ‘”BB” il proprio giudizio sul merito di credito a lungo termine e senior unsecured della società, su cui l’outlook è negativo. Il giudizio di breve è invece stato confermato a “B”. Tra le cause del downgrade vi è la debolezza del mercato europeo dell’auto.

MEDIASET – Seduta di borsa ad altissima volatilità per il titolo ieri, ampliando e spesso anticipando i movimenti del mercato. Il titolo è volato inaspettatamente sulle ipotesi di una vittoria netta del centrosinistra, suggerite dagli exit poll, e si è sgonfiato quando le prime proiezioni hanno indicato che al senato la vittoria potrebbe essere andata invece alla coalizione guidata dall’azionista di riferimento Silvio Berlusconi.

MEDIOBANCA – Oggi si terrà il Cda sui risultati del primo semestre, attesa per le 16 la conference call con gli analisti.

TELECOM ITALIA – In un intervista al corriere il presidente franco Bernabè torna sul dossier la 7, sottolineando come quella di Cairo per l’emittente tv sia stata l’offerta migliore, mentre la manifestazione di Diego Della Valle è arrivata “fuori tempo masssimo”. La trattativa per la vendita, ha aggiunto, si concluderà “nel più breve tempo possibile”, secondo mf già entro metà settimana. Bernabè ha poi sottolineato che il bond ibrido da 3 Mld€ non è stato congelato: il gruppo è in attesa di “condizioni di mercato più stabili e favorevoli”.

PEUGEOT – L’agenzia di rating Fitch ha declassato il giudizio sul merito di credito della casa automobilistica francese che passa a “B+” da “BB-“. La motivazione secondo l’agenzia è la debolezza del mercato dell’auto nel vecchio continente e le incertezze che circondano la view sul medio periodo.