Si fa sempre più tesa la crisi nordcoreana. Stando alle ultime dichiarazioni del direttore della Cia, Mike Pompeo, il regime nordcoreano sarebbe “ad un passo” dall’ottenere un missile balistico intercontinentale (Icbm) armato con una testata nucleare in grado di colpire gli Stati Uniti e “noi stiamo lavorando per impedirlo”.
Il punto, continua il direttore della Cia, è che i progressi dei tecnici del programma nucleare della Corea del Nord sono stati talmente rapidi da confondere le idee degli analisti Usa: non c’è certezza su quando Pyongyang potrebbe colpire.
“Quando si parla di mesi (dal traguardo di Pyongyang, ndr) la nostra capacita di comprendere ad un livello preciso a che punto sono è di fatto irrilevante. Il presidente ha ripetutamente chiarito che è pronto ad impedire che Kim Jong-Un abbia la capacità di mettere a rischio l’America. Anche ricorrendo alla forza militare se necessario”.
Pompeo ha infine confermato che il presidente Donald Trump è determinato ad impedire che Pyongyang riesca a compiere la svolta necessaria per minacciare con un ordigno nucleare gli Usa, che si tratti di “oggi o tra un mese”
Il numero uno della Cia ha ribadito inoltre che Trump – benché personalmente lo smentisca continuamente su Twitter – preferisca ancora tenere aperta la porta alla diplomazia, l’opzione militare è tra le opzioni”.
Intanto, con una mossa diplomatica inusuale Pyongyang ha scritto una lettera aperta ad alcuni paesi, Australia compresa, per chiedere loro di prendere le distanze dagli Stati Uniti e avvertire che non si piegherà alle minacce lanciate dal presidente Donald Trump. La lettera, inviata dalla Commissione Esteri del Parlamento nordcoreano a fine settembre, è stata resa nota dal primo ministro australiano Malcolm Turnbull.
La missiva avverte che
“se il Presidente degli Stati Uniti crede di mettere in ginocchio la Corea del Nord attraverso la minaccia di una guerra nucleare sarà un grande errore di valutazione e una dimostrazione di ignoranza“. Le nazioni amanti della pace – esorta dunque la lettera – non dovrebbero allinearsi con “le mosse atroci e sconsiderate dell’amministrazione Trump che sta cercando di portare il mondo a un disastro nucleare orribile“.
Secondo quanto riferito all’emittente CNBC il leader di Singapore la situazione è molto più pericolosa ora. Le minacce e le aggressioni nucleari di Pyongyang rischiano di spingere Corea del Sud e Giappone ad armarsi di arsenale atomico a loro volta. uno scenario che avrebbe conseguenza negative molto grandi. Rispetto al passato, secondo il premier di Singapore Lee Hsien Loong, “stavolta la Corea del Nord ha più armi nucleari pertanto i rischi sono più elevati”.