Più della metà delle banche mondiali potrebbe non reggere il peso di una recessione.
È l’allarme lanciato dalla società di consulenza McKinsey secondo la quale, senza una rivoluzione del loro business model, numerosi istituti di credito rischiano di non sopravvivere alla prossima crisi economica
“L’industria nel complesso non è in ottima salute. Il 60% delle banche non ha rendimenti (il Roe, ndr) che superano il costo del capitale”, ha dichiarato Kausik Rajgopal, socio di McKinsey e uno dei principali autori di un report nel quale si invitano le banche ad un cambio radicale di strategia.
Un rallentamento economico prolungato con tassi di interesse bassi o addirittura negativi rischia di creare scompiglio nel settore, dice la società di consulenza.
Un rischio tanto più evidente in quanto arriva in una fase del mercato in cui le banche sono alle prese con la crescente competizione di piccole startup fintech e società tecnologiche più grandi che cercano di entrare in un territorio, quello dei pagamenti, fino a poco tempo fa di loro esclusiva competenza.
Come uscire da questa impasse?
Per McKinsey una delle soluzione è rafforzare gi investimenti nell’intelligenza artificiale.
Una mano può arrivare anche dalla riduzione dei costi, esternalizzando alcune attività, e dall‘incremento dei ricavi migliorando i servizi per i clienti.
La strategia anti-crisi delle banche, dovrebbe includere investimenti accurati, fusioni e acquisizioni oltre alla ricerca di nuove fonti di entrate.