ZURIGO (WSI) – Da settimane la siccità regna a nord del Po. Il Settentrione – l’ambiente e la sua economia – sono minacciati da una siccità senza precedenti.
Il livello del fiume più lungo d’Itali è sceso 7,3 piedi sotto la norma. Nelle regioni del Nord Italia, dove scorre il fiume lungo 652 chilometri, da settimane le autorità si preoccupano per la scarsità d’acqua.
Secondo i media svizzeri l’assenza di pioggia e i tubi di acqua rotti potrebbero portare nelle regioni del Nord “carenze significative”. Sono gli stessi timori e lo stesso clima che si respiravano nel 2003, quando il fiume aveva raggiunto un minimo storico di livelli d’acqua.
Anche nei laghi del Ticino iniziano a registrarsi cali preoccupanti. Un buon numero di fiumi che sfociano nel Po hanno pure riscontrato gravi problemi idrici. Il livello del Lago di Como e il Lago Maggiore è notevolmente diminuito a causa dell’assenza di acqua piovana.
La mancanza idrica minaccia anche la produzione agricola. Razionamento dell’acqua e campo limitato dell’irrigazione minacciano di diventare parte della vita di tutti i giorni, ha avvertito l’associazione agricola Coldiretti.
Minaccia per la flora e la fauna
Il danno per l’agricoltura in Italia a causa del caldo record nelle ultime settimane è stato pari, secondo i calcoli di Coldiretti, ad almeno 200 milioni di euro. Ad essere colpiti sono stati soprattutto alberi da frutto, campi di grano e di ortaggi.
La siccità non reca danni solo agli esseri umani, ma anche gli animali. Gli habitat di pesci, rane e uccelli in zone umide lungo il Po – avvertono gli ambientalisti – sono in grave pericolo.
(DaC)