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Alle elezioni in Brasile ci sono Batman, James Bond e Barack Obama

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Rio de Janeiro – Alle elezioni municipali di ottobre in Brasile si presenteranno anche Batman, James Bond e Barack Obama. Lì dove è stata alimentata una delle democrazie più vivaci del mondo da quando finì sua dittatura militare anche i candidati possono chiamarsi come vogliono. Basta solo che i soprannomi scelti siano noti alla massa.

I certificati elettorali prendono alla lettera le regole: sono pieni di nomi di supereroi. I Batman che si sfidano al test delle urne saranno cinque, mentre i personaggi televisivi americani non si contano. “E’ una strategia di marketing, un programma politico, perché se mi presento come Geraldo Custódio, nessuno mi riconoscerebbe”, spiega al New York Times New York Times Geraldo Custódio, 38 anni, insegnante di educazione in corsa per il consiglio comunale con il nome di Wolverine Geraldo a Piracicaba, una cittadina nello Stato di São Paulo.

Simili liste potrebbero far sollevare il sopracciglio a qualcuno altrove, ma in Brasile è un’altra storia. E’ un paese dove l’orgoglio scivola in secondo piano quando si tratta di nomi dei suoi politici. Il caso più emblematico lo si ritrova nell’attualità: è quello del presidente, Dilma Rousseff, che non ha rinnegato il suo nome di battesimo.
Ha finito per scavare un solco con il suo predecessore che si ribattezzò con il suo soprannome d’infanzia, Lula rinnegando il nome completo, Luiz Inácio Lula da Silva. I brasiliano votandolo gli hanno dato ragione.