Economia

Alluminio, sanzioni Russia minacciano industria Ue

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Le sanzioni degli Stati Uniti contro le compagnie russe potrebbero essere un pericolo per l’industria manifatturiera europea. L’Unione europea è preoccupata per la prospettiva di una grave penuria di alluminio. A differenza di quelle emanate in precedenza, le nuove sanzioni impediscono agli europei di fare affari con società stabilite e con i loro proprietari oligarchi. Una delle società oggetto delle sanzioni è il fornitore russo di alluminio Rusal, da cui l’Ue dipende per gli approvvigionamenti di alluminio.

Con la carenza che diventa acuta, a pochi giorni all’arresto dell’impianto di Rusal, i prezzi di alluminio grezzo e ossido di alluminio sono saliti alle stelle. Secondo quanto riportato dal Financial Times, i diplomatici dell’Ue sono al lavoro per convincere l’amministrazione Trump a esentare l’alluminio dalle sanzioni. La Francia, in particolare, sta conducendo uno sforzo da parte dei paesi dell’Unione europea per premere sugli Stati Uniti perché allentino le sanzioni contro Mosca.

Poiché le linee di fornitura di alluminio stanno scarseggiando, l’industria metallurgica dell’Ue avverte che potrebbe essere necessario ridurre la produzione, e questo avrà effetti a catena su tutte le industrie manifatturiere europee, comprese le case automobilistiche. La decisione degli Stati Uniti di alleggerire le sanzioni contro Rusal ha provocato una tregua sul mercato dell’alluminio ma i valori registrati restano comunque più alti rispetto ai livelli pre-sanzioni

Ma non è tutto. Secondo quanto scrive l’economista Jens Bastian su MacroPolis, l’Ue potrebbe anche rimanere intrappolata nel fuoco incrociato di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Alcuni esempi di settori che potrebbero essere danneggiati sono: le case automobilistiche tedesche che esportano in Cina, i prestiti dalle banche cinesi per progetti infrastrutturali nell’Europa sud-orientale che potrebbero essere ritardati. Tutto ciò potrebbe approfondire le linee di faglia emergenti in Europa e nei confronti di Washington e Pechino.