Economia

“Altro che rialzo dei tassi, Fed sarà costretta a iniettare nuova droga”

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NEW YORK (WSI) – La decisione della Fed di non toccare i tassi di interesse Usa non sarà sufficiente per risollevare le sorti dell’economia globale, ostaggio della crisi dei mercati emergenti e di una nuova frenata della crescita del Pil Usa.

Ne è convinto John Burbank, hedge fund manager di Passport Capital che, in un’articolo pubblicato sul Financial Times, non esclude un nuovo round di Quantitative Easing da parte della Federal Reserve per sostenere l’economia americana.

Burbank che, quest’anno ha scommesso contro i paesi emergenti e le materie prime, spiega che “Se è vero che l’iniezione di liquidità sui mercati messa in atto dalla Banca Centrale Americana ha favorito un cattiva allocazione del capitale in tutto il mondo, la fine del QE, lo scorso anno, ha innescato un rally del dollaro con conseguenze negative per l’economia Usa che solo ora cominciano a vedersi”.

Tornando alle preoccupazioni sullo stato di salute dei mercati emergenti, recenti stime dell’Università di Oxford hanno anticipato per quest’anno una stima media della crescita del Pil del 3,6%, il livello più bassi dalla crisi del 2008/2009. (mt)