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Altro che robot e algoritmi: in Italia 70% si affida al consulente finanziario

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La digitalizzazione sta penetrando sempre più nel settore della finanza ma è ancora il contatto umano a essere preferito quando si tratta di investimenti. Specie in un paese come l’Italia in cui bisogna ancora fare progressi in termini di educazione finanziaria. Lo rivela un sondaggio di Axa Investiment Managers che analizza l’evoluzione delle attitudini di investimento degli italiani e che evidenzia come più di due italiani su tre si affidano agli advisor finanziari.

Dal sondaggio emerge inoltre che nel corso degli anni è aumentato il numero delle persone che investono, anche se poi gli italiani si confermano nel complesso molto prudenti quando si tratta del loro denaro. Prudenza è la parola d’ordine che guida gli italiani nella scelta dei prodotti finanziari: la maggioranza (il 68%) investe in liquidità, contro il 63% che invece preferisce tenere il proprio denaro su un conto di risparmio e il 25% ha una polizza assicurativa.

Dal sondaggio emerge come parte vitale del processo d’investimento è la consulenza. Il 70% degli investitori fa affidamento sulla consulenza finanziaria, anche se il 38% la utilizza in parallelo alla ricerca indipendente. Solo il 29% degli italiani intervistati se la sbriga da solo, senza l’aiuto di un consulente. In futuro il ruolo del consulente finanziario potrebbe avere un peso anche maggiore complice le tecnologie.

Gli italiani, sempre secondo il sondaggio, considerano lo sviluppo di nuovi strumenti tecnologici come un utile mezzo per monitorare facilmente i propri investimenti, per scegliere la migliore soluzione tra le tante offerte dal mercato, o per consentire un facile accesso online ai propri prodotti finanziari su smartphone o tablet.

Ma su una cosa c’è unanimità di vedute: la digitalizzazione non sostituirà il contatto umano. Secondo un rapporto dell’Istituto Demia per conto di Assogestioni, presentata al Salone del Risparmio 2017, nelle decisioni su risparmio e gli investimenti resta imprescindibile difatti la figura del consulente finanziario nonostante gli sviluppi tecnologici. 

Perché conviene scegliere il Consulente Finanziario?

Due i motivi principali:

  • contatto umano: la maggior parte degli intervistati preferisce ancora rivolgersi a un essere umano piuttosto che a un robot o a un algoritmo per avere consigli sugli investimenti
  • facilità di informazioni: soprattutto i giovani pensano di affidarsi alla consulenza finanziaria per poter essere guidati in un processo che spesso trovano complesso.

Come afferma Pietro Martorella, Amministratore Delegato AXA IM Italia:

É incoraggiante vedere che un gran numero di persone si rivolge alla consulenza finanziaria e che le giovani generazioni sono le più propense a farlo. La consulenza finanziaria quindi non andrà in pensione, anzi, il numero di persone che useranno un consulente dovrebbe aumentare. E quei consulenti finanziari che riusciranno a unire la propria competenza con l’offerta di strumenti tecnologici che rispondano alle esigenze dei clienti, si troveranno probabilmente su una corsia preferenziale”.