ROMA (WSI) – Si conferma la battuta d’arresto dell’economia di Eurolandia: nel secondo trimestre il Pil ha registrato una crescita zero rispetto ai tre mesi precedenti, secondo una primo aggiornamento dei dati diffuso da Eurostat, in linea con quanto riferito nella stima preliminare. Nei primi tre mesi dell’anno il Pil aveva segnato un piu’ 0,2 per cento. Nel confronto su base annua il Pil ha segnato un piu’ 0,7 per cento, in rallentamento dal piu’ 1 per cento del primo trimestre.
A determinare l’indebolimento del quadro, secondo i dati forniti dall’ente di statistica Ue, sono stati gli investimenti e l’andamento delle scorte delle imprese. Laddove all’opposto i consumi delle famiglie hanno dato un contributo positivo alla crescita, e il commercio con l’estero un impatto neutro.
L’Italia è tra i soli cinque paesi di tutta l’Unione europea ad aver registrato un calo del Pil, pari allo 0,2 per cento, ma con la rilevante compagnia della Germania, prima economia dell’area che a sua volta ha subito una contrazione della stessa portata. In Francia il Pil è rimasto fermo su base congiunturale. Guardando all’insieme dell’Ue a 28 si è registrato un più 0,2 per cento tra primo e secondo trimestre e un più 1,2 per cento su base annua, dice ancora Eurostat.