Roma – Royal Bank of Scotland (Rbs) annuncia il taglio di 3.500 posti nel comparto investment banking nei prossimi 3 anni, per poter raggiungere gli obbiettivi del piano di ristrutturazione. La scelta risponderebbe alle richieste del governo britannico, che ne detiene l’83% della quota sin da quando l’aveva nazionalizzata per salvarla dal fallimento. Un ulteriore taglio di 2.000 dipendenti era già stato annunciato nella seconda metà del 2011.
“I cambiamenti che stiamo annunciando in giornata, riflettono la nostra intenzione di creare le condizioni affinché Rbs sia capace di operare secondo la sua strategia nel nuovo contesto in cui ci troviamo”, si legge nell’annuncio rilasciato da Stephen Hester, chief executive officer. “Questi cambiamenti vogliono renderci più focalizzati verso i clienti, più conservatori, più efficienti e con rendimenti migliori e stabili per i nostri azionisti”.
I tagli porteranno i dipendenti nell’unità Global Banking & Markets guidata da John Hourican da circa 19.000 alla fine settembre a 13.500, con la banca che dovrebbe focalizzarsi sul reddito fisso, valutario, servizi e gestione del rischio.