NEW YORK (WSI) – Batterie pericolose che sugli aerei possono surriscaldarsi e prendere fuoco, provocando pericolosi incendi. Questa l’accusa mossa dalla Civil Aviation Authority del Regno Unito contro Amazon, azienda leader nell’e-commerce a livello mondiale.
Riassumendo brevemente i fatti, alcune norme dell’aviazione civile inglese impediscono alle imprese commerciali di spedire prodotti altamente pericolosi su un aereo, cosa che ha fatto invece Amazon. In particolare al centro della vicenda vi sono le comuni batterie agli ioni di litio. Il rischio, secondo la Civil Aviation Autorithy, è dovuto ad un possibile loro surriscaldamento, che può provocare lo scoppio e quindi gravi incendi sugli aerei.
Amazon nega ogni accusa, informando che i suoi legali sono al lavoro per far cadere gli 11 capi d’accusa relativi al trasporto di merci potenzialmente pericolose sugli aerei mosso dall’aviazione inglese.
In realtà il caso delle batterie infiammabili e potenzialmente esplosive non è del tutto cosa di oggi e non riguarda nemmeno solo Amazon.
Ci sono stati infatti casi in passato di batterie che hanno preso fuoco sugli aerei come quelle della Sony e anche i computer portatili della Dell. Senza dimenticare che negli ultimi 5 anni vi sono stati altri episodi con caratteristiche simili come i due aerei cargo, l’UPS a Dubai nel 2010 e l’Asian Airlines nel 2011, che spedivano batterie agli ioni di litio e che hanno subito gravi incendi a bordo.
Un problema di surriscaldamento delle batterie agli ioni di litio, che forniscono l’energia necessaria per i sistemi di bordo sembrerebbe anche la causa del principio di incendio sul Boeing 787 Dreamliner della compagnia giapponese ANA.
Contro le accuse Amazon si difende affermando al Financial Times che: “La sicurezza del pubblico, dei nostri clienti dipendenti e partner è una nostra priorità assoluta. Abbiamo fiducia nel nostro programma di sicurezza e siamo costantemente al lavoro per rivederlo e migliorarlo”.
(Aca)
