Amazon.com (vedi AMZN, quotazioni interattive) ha annunciato di aver presentato denuncia contro la rivale barnesandnoble.com per violazione di marchi e brevetti. La catena di mega-librerie (oltre 900 negli Stati Uniti) che l’anno scorso ha cominciato a vendere libri online dopo il grande successo di Amazon, e’ accusata di aver ”rubato” una parte cruciale del sistema di software che garantisce lo shopping su internet.
La denuncia, presentata alla U.S. District Court di Seattle, mira a ottenere l’intervento del magistrato perche’ barnesandnoble.com cessi di utilizzare sul proprio sito web un sistema considerato ”copiato” da Amazon, e cioe’ “Express Lane”, una sorta di corsia accelerata per acquistare piu’ velocemente libri e Cd. Amazon, che sul fronte internet e’ diventata in meno di tre anni una blue chip dalla capitalizzazione a Wall Stret di vari miliardi di dollari, ha chiesto al giudice un risarcimento danni per una somma non specificata.
L’amministratore delegato di Amazon.com, Jeff Bezos (ormai uno degli uomini piu’ ricchi d’America) ha spiegato che la denuncia riguarda il sistema ”1-Click”, che permette agli utenti del sito di digitare il numero della carta di credito una sola volta (la prima) senza dover ripetere l’operazione in successive visite al sito per l’acquisto di altra merce. Bezos ha affermato, in una dichiarazione, che la sua societa’ ha impiegato ”migliaia di ore” per sviluppare il sistema, mentre fonti esterne mettono in rilevo che la realizzazione costa ”milioni di dollari”.
La denuncia va al cuore di uno dei problemi chiave per lo sviluppo dell’internet, e cioe’ la facilita’ di utilizzo della rete. La poca capacita’ di concentrazione (quella che gli americani definiscono ”attention span”) della maggior parte degli utenti, significa che una procedura semplificata di acquisto puo’ accelerare la decisione di un utente, e se invece e’ complicata convincerlo a visitare un altro sito.