Economia

Amazon: utili più che triplicati, superate le attese di Wall Street

Dopo Meta e Alphabet, società madre di Google, un altro big tech pubblica la trimestrale. Utili e ricavi migliori del previsto per Amazon, grazie alla crescita della pubblicità e del cloud computing. Il colosso fondato da Jeff Bezos ha alzato il velo sui conti e rivelato un utile per azione a 98 centesimi contro gli 83 centesimi previsti da LSEG e ricavi a 143,3 miliardi di dollari contro i 142,5 miliardi previsti da LSEG.

Ma Wall Street guarda anche a questi numeri chiave, ossia quelli di Amazon Web Services pari a 25 miliardi di dollari contro 24,5 miliardi di dollari di ricavi, secondo StreetAccount e la pubblicità che segna 11,8 miliardi di dollari contro 11,7 miliardi di ricavi, secondo StreetAccount.

Amazon svela i conti: utili, vendite e pubblicità mettono il turbo

L’utile operativo è salito di oltre il 200% nel periodo, raggiungendo i 15,3 miliardi di dollari, superando di gran lunga la crescita del fatturato, ultimo segno del fatto che le misure di riduzione dei costi e l’attenzione all’efficienza dell’azienda stanno rafforzando i suoi profitti. AWS ha rappresentato il 62% dell’utile operativo totale. Anche l’utile netto è più che triplicato, passando a 10,4 miliardi di dollari, o 98 centesimi per azione, dai 3,17 miliardi di dollari, o 31 centesimi per azione, di un anno fa.

Le vendite sono aumentate del 13% rispetto ai 127,4 miliardi di dollari dell’anno precedente.

Per il secondo trimestre Amazon prevede un ulteriore aumento della redditività, ma a un ritmo più contenuto. L’azienda ha dichiarato che l’utile operativo sarà compreso tra i 10 e i 14 miliardi di dollari, rispetto ai 7,7 miliardi di dollari dell’anno precedente.

Il fatturato del trimestre in corso dovrebbe essere compreso tra i 144 e i 149 miliardi di dollari, con una crescita compresa tra il 7% e l’11%. Gli analisti si aspettavano una crescita del 12% a 150,1 miliardi di dollari, secondo LSEG.

Le vendite di AWS hanno registrato un’accelerazione del 17% nel primo trimestre, raggiungendo i 25 miliardi di dollari, superando le previsioni di Wall Street che prevedevano una crescita delle vendite del 12% a 24,5 miliardi di dollari. Nell’ultimo anno, la crescita di AWS è rallentata, poiché le aziende hanno ridotto la spesa per il cloud. Ma i dirigenti di Amazon hanno dichiarato che le ottimizzazioni dei costi si stanno riducendo e hanno indicato che la domanda di intelligenza artificiale generativa può essere un vantaggio per il business del cloud.

L’unità pubblicitaria di Amazon ha registrato un aumento delle vendite del 24%, superando di poco le stime del consenso. Si tratta del primo bilancio da quando Amazon ha iniziato a gestire gli annunci pubblicitari in Prime Video, una mossa che secondo gli analisti potrebbe generare entrate significative nel tempo.

L’attività pubblicitaria dell’azienda, che è cresciuta più velocemente della vendita al dettaglio e del cloud computing, è diventata un motore di profitto sempre più importante per Amazon, che è emersa come uno dei principali attori della pubblicità online. Il mercato ha ripreso a crescere dopo un brutale 2022, quando i marchi hanno ridotto la spesa per far fronte all’inflazione e all’aumento dei tassi di interesse.

Utili salgono grazie al taglio dei costi

La crescita degli utili di Amazon è stata guidata però, almeno in parte, da una diffusa riduzione dei costi, da modifiche alle operazioni di adempimento e dalla stabilizzazione della spesa per il cloud. L’amministratore delegato Andy Jassy è diventato più disciplinato nella spesa dell’azienda, facendo crescere servizi redditizi come la pubblicità, il cloud computing, le iscrizioni a Prime.

Ma l’azienda ha anche licenziato più di 27.000 dipendenti dalla fine del 2022 e i tagli si protrarranno fino al 2024. Nel corso del primo trimestre, Amazon ha licenziato centinaia di dipendenti nei settori sanitario e AWS.

Nessun dividendo all’orizzonte

Tra le società internet a grande capitalizzazione, Amazon si distingue per il fatto che non ha ancora distribuito un dividendo trimestrale, anche se le disponibilità liquide e gli equivalenti sono saliti a 73,9 miliardi di dollari nel trimestre, rispetto ai 54,3 miliardi dell’anno precedente. Meta ha annunciato il suo primo dividendo a febbraio, pari a 50 centesimi per azione, e Alphabet l’ha seguita, comunicando agli investitori la scorsa settimana che inizierà a pagare un dividendo di 20 centesimi per azione. Queste società hanno anche annunciato piani di riacquisto di decine di miliardi di dollari in azioni. Per ora da Seattle in merito tutto tace.