ROMA (WSI) – Che non fossero provvedimenti su cui creare consenso elettorale era già stato messo in conto, a destra e a sinistra. Pure chi si è schierato a favore di amnistia e indulto, per far fronte all’emergenza di carceri affollate oltre il limite, non ha nascosto di sostenere una scelta «impopolare». I dati della rilevazione condotta da Ispo per il Corriere della Sera lo confermano. E ne danno anche la misura: il 71% degli intervistati è contrario ad amnistia e indulto. Favorevole a questi provvedimenti di clemenza, invece, è il 27%. Una percentuale minima, appena il 2%, non sa: su certi temi le opinioni tendono a polarizzarsi.
A sondare l’elettorato dei diversi partiti, poi, a variare è solo la misura della contrarietà, che rimane comunque maggioritaria. Sarà perché «la legalità è di sinistra», come vuole Matteo Renzi, o per le polemiche politiche che riguardano la sorte giudiziaria di Silvio Berlusconi, ma tra chi vota Partito democratico è la maggioranza a essere contraria alla clemenza: il 67% (contro il 32%).
Come nell’elettorato del Popolo della libertà dove, mentre si continua a discutere sul futuro del Cavaliere, è comunque la maggioranza a dire di non volere amnistia e indulto: il 63% degli elettori (contro il 35%). Il picco è tra gli elettori del Movimento 5 Stelle: contrari a questi provvedimenti 3 elettori su 4.
È visto invece con favore dalla maggioranza degli intervistati l’altro tema che anima il dibattito politico: la depenalizzazione del reato di clandestinità. Il 62% vorrebbe che non fosse più reato, contro il 35%. E secondo i dati Ispo a volerlo sono, più di tutti, gli elettori del Movimento 5 Stelle, che pure su questo tema si è diviso. [ARTICLEIMAGE]
Se Grillo e Casaleggio hanno richiamato i parlamentari che, a Palazzo Madama, hanno presentato l’emendamento per abolire il reato di clandestinità, a essere d’accordo con i senatori cinquestelle è il 78% degli elettori del Movimento intervistati, praticamente quattro su cinque, contro il 21%. Più che nel Pd (71% i favorevoli, 28% i contrari). L’elettorato del Pdl, che pur difende l’impianto della Bossi-Fini, è diviso a metà: il 50% vorrebbe che il reato di clandestinità fosse depenalizzato.
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