La società che ha in gestione asset del valore di 1.425 miliardi di euro ha annunciato una mossa che sta già facendo discutere nel mondo del risparmio gestito. Amundi ha lanciato un fondo creditizio con cui acquisterà bond con un rating medio di BBB-, un giudizio un gradino sopra il junk.
I titoli saranno denominati in diverse valute tra cui euro, dollari e sterlina e andranno da bond rischiosi con rendimento alto a obbligazioni con un buon giudizio. Jean-Marie Dumas, head of fixed income solutions del gruppo francese, ha dichiarato che “in un mondo di tassi di interesse continuamente bassi, gli investitori stanno cercando nuovi modi per attirare rendimenti elevati nei loro investimenti”.
Il fondo scommette su una ripresa di un mercato per cui alcuni guru del mondo finanziario come Scott Minerd, Managing Partner e fondatore di Guggenheim, Jeff Gundlach di DoubleLine Capital e lo strategist di Deutsche Bank Aleksandar Kocic temono il peggio. I gestori e strategist citati hanno paura che l’universo dei bond con rating BBB- possa innescare la prossima crisi.
Come dice Kocic nel commentare la tabella sotto riportata, “la caccia globale ai rendimenti ha incoraggiato gli investitori a cercare titoli più rischiosi nello spettro creditizio per poter aumentare i ritorni da investimento”. Nella sfera dei titoli Investment Grade (IG), le emissioni di bond BBB sono nettamente aumentate di numero negli ultimi tempi, alimentando le speculazioni sul fatto che possa essere questo l’elemento catalizzatore di un nuovo crac finanziario.
Crescita emissioni di bond BBB non si arresta
Più del 50% dell’indice IG ora ha un rating di BBB e Bloomberg Amundi definisce questo trend un problema sempre più allarmante (vedi grafico sopra).
Un declassamento generalizzato di questo segmento a BB o meno risulterebbe in un riscatto delle posizioni in massa da parte dei money manager. Un evento del genere incrementerebbe in modo significativo la volatilità, creando turbolenze inevitabili anche nei mercati e nell’economia mondiale.
Tuttavia malgrado il fatto che il gap di rendimento tra i titoli giudicati A e quelli BBB tra i corporate bond europei si stia stringendo da inizio 2019, il nuovo fondo di Jean-Marie Dumas di Amundi scommette in una ripresa del settore. Per l’esattezza nel corso dell’anno la differenza si è ridotta a 53 punti base da circa 70 punti base.
Quello su cui evidentemente scommette uno dei maggiori gruppi di asset management d’Europa è che i debiti societari europei siano aiutati dalle manovre ultra accomodanti della Bce. Nella convinzione che se dovesse mettersi male, programmi di acquisto di Bond agiranno da sostegno al mercato obbligazionario.