Secondo trimestre da incorniciare per Amundi SA che, tra aprile e giugno, ha registrato una raccolta pari a 15,5 miliardi di euro, sopra le stime degli analisti che si aspettavano un risultato pari a 7,8 miliardi di euro. Una performance che contribuisce a portare l’assets under management (AUM) al livello record di 2,16 trilioni di euro (+9,9% rispetto all’anno precedente).
Boom dell’Asia
I risultati hanno beneficiato della crescita del mercato asiatico, il cui patrimonio è aumentato del 19% su base annua, raggiungendo i 451 miliardi di euro, valore quadruplicato dalla quotazione di Amundi nel 2015.
I contributi alla raccolta netta delle joint venture asiatiche di Amundi, comprese quelle in India e Cina, sono arrivati in un contesto di “forte concorrenza” da parte di altri prodotti d’investimento disponibili, ha detto l’amministratore delegato Valerie Baudson in una telefonata, che ha citato le obbligazioni sovrane dell’Italia, i “prodotti bancari” e i fondi in euro.
Utili e ricavi in crescita
Nel secondo trimestre del 2024, il principale gestore patrimoniale europeo, controllato dalla banca Crédit Agricole, ha riportato un utile netto rettificato pari a 350 milioni di euro, in aumento del 9,4% rispetto al secondo trimestre del 2023 e del 10,2% rispetto al primo trimestre del 2024. I ricavi netti rettificati sono aumentati del 7,7% nel periodo, raggiungendo gli 887 milioni di euro.
“Amundi ha ottenuto ottime performance nel secondo trimestre del 2024, sia in termini di attività, con una raccolta netta di oltre +15 miliardi, sia di risultati finanziari, con un utile netto in crescita del +9% rispetto allo stesso periodo del 2023 – ha commentato la CEO Valérie Baudson – All’inizio dell’anno, lo slancio degli afflussi è stato particolarmente significativo con i nostri clienti distributori di terze parti e in Asia. L’ampiezza della nostra offerta è stata una risorsa importante per soddisfare le diverse esigenze dei nostri clienti, sia attraverso le nostre soluzioni di gestione attiva, in particolare il reddito fisso, i nostri prodotti strutturati o i nostri fondi di gestione passiva”.