Milano – L’indice Mib è attualmente sottovalutato dell’1.5% (indicatore rosso), il suo fair-value (indicatore blu) è 15.500. Quindi è da comprare? Per fare trading a breve termine sì, ma per fare trading a medio termine occorre che si svaluti almeno del 7%.
E per fare investing a lungo termine vale la celebre regola di Buffett: almeno il 30% sotto il fair-value.
Sappiamo che siamo nelle vicinanze di un nuovo ciclo semestrale, che partirà alla fine del ciclo mensile cominciato il 29 ottobre. Ebbene, si potrebbe verificare un minimo “buono da comprare” sul medio termine proprio in quell’occasione, se i prezzi arriveranno a 15.500 – 7% = 14.400, ovviamente se fosse più basso sarebbe ancora meglio.
In questo caso fair-value e analisi ciclica si completano, conferendo al trader la sicurezza di comprare a prezzi giusti.
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Un minimo di medio termine che inaugura il nuovo ciclo semestrale sembra essere previsto anche dalle shark’s jaws (le fauci del pescecane) introdotte nel report della settimana scorsa. Come dicevamo, Dax (identificato in nero nel grafico riportato a sinistra) e Bund (in rosso) hanno andamenti opposti e in questo momento si conferma il movimento di ricongiungimento delle fauci di modo che il Bund si porti in posizione di forza e il Dax scenda al di sotto di esso.
Anche in questo caso ci aspettiamo che ciò si verifichi in occasione del minimo del ciclo semestrale previsto per il Dax alla fine di questo mese. La situazione ciclica di Dax e Mib è la stessa, con la sola differenza che dal minimo del 2009 è partito per l’indice tedesco un ciclo di lungo periodo che mantiene i prezzi in trend positivo sul lungo termine e sicuramente sarà determinante per sostenerli al di sopra dei minimi del 2009 nella chiusura del ciclo quinquennale prevista per il 2013. Al contrario, il 2013 segnerà un minimo definitivo di lungo periodo per la borsa italiana.
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