Legnano – Un grande 2013 senza il Fiscal Cliff. Queste le parole di Ben Bernanke che in una riunione tenuta ieri a New York di fronte ad imprenditori, investitori e banchieri, dove il presidente della Federal Reserve americana ha ravvisato di non avere armi per combattere l’eventuale mancato accordo tra Obama e Repubblicani, passando di fatto la palla al congresso.
Se non si arriverà ad un accordo per evitare il ribattezzato precipizio fiscale vi sono pochi dubbi circa l’evoluzione dell’economia americana, che potrebbe attraversare una fase recessive molto più importante di quella già in atto (checché sene dica ci troviamo in simil-recessione anche negli Stati Uniti).
Bisogna innanzitutto trovare degli accordi sull’innalzamento del tetto del debito, dopodiché si potranno cominciare a valutare eventuali riprese del mercato del lavoro, mai come in questi mesi dipendente dall’andamento del settore immobiliare.
Sono stati notati lievi miglioramenti per quanto concerne i prezzi delle abitazioni, che hanno mostrato le prime salite in grado di migliorare la fiducia delle imprese di costruzione e anche quella di chi, di mestiere, dovrebbe raccogliere denaro e ridistribuirlo a seconda delle necessità di imprese e consumatori, ovvero le banche.
Un aumento dei prezzi infatti (buono anche il dato sulla vendita di case esistenti per il mese di ottobre, con un +2.1% contro un precedente -2.9%), potrebbe portare ad una maggiore concessione di mutui e finanziamenti, facendo in modo che possa ripartire gradualmente il volano economico, portando la disoccupazione a diminuire.
Se questo non dovesse accadere, la Fed è pronta ad agire con tutte le armi in suo possesso per perseguire questo obiettivo ma, se non dovessero mostrarsi miglioramenti significativi a livello di economia reale, ci troveremmo probabilmente di fronte a situazione di time buying, utili a calmare i mercati nel breve periodo ma che probabilmente non porterebbero a miglioramenti strutturali nel medio periodo.
Questo il primo tema di attenzione per i mercati, che cominciano a scontare la possibilità che un accordo venga effettivamente raggiunto entro il 31 dicembre, ci si trova in una situazione dove le attese degli investitori sono veicolate dalla recente esperienza passata, che ha visto, in un modo o nell’altro, fornire notizie ed azioni tampone ai mercati quando le diverse criticità sembravano essere ormai irrisolvibili, questo sarà un tema che ci accompagnerà per il prossimo mese.
Dall’Europa intanto non arrivano decisioni concrete di alcun genere dalla Grecia, dove sono stati raggiunti risultati soddisfacenti e dove le nuove misure di austerity sembrano poter essere effettivamente applicabili. Le autorità europee sembrano dunque pronte a sferrare un ulteriore colpo mortale all’economia ellenica, andando ad appesantire ulteriormente la loro dipendenza finanziaria dall’Unione Europea e non mettendo il popolo greco, di fatti, di fronte alla possibilità di rialzarsi. Continuiamo così! Di fronte a questi scenari il dollaro americano sta riguadagnando terreno e se guardiamo un DJ-FXCM Dollar Index vediamo come il consolidamento sopra i 10,000 punti sia forte, con tentativi di risalita che potrebbero provare a rompere le resistenze, per riportarci verso i livelli di forza visti durante l’estate.
EurUsd
Dopo una giornata durante la quale si sono rincorsi continui tentativi di partenza verso l’alto o verso il basso, il mercato è stato in grado di scendere nella notte, raggiungendo i target indicati a 1.2760 e 1.2740. Ci troviamo ora di fronte alla peggiore delle situazioni, con il dubbio che riguarda potenziali rimbalzi o continuazioni ribassiste del movimento. Affidiamoci come sempre al livelli che ci restituiscono 1.2785 come livello di resistenza, dato da punti precedenti e dalla ema21 a 4 ore e 1.2740 come punto da valutare per assistere ad ulteriori discese. In caso di salto di uno dei due, possiamo attenderci tentativi di accelerazione in grado di raggiungere 1.2800 e 1.2830 oppure 1.2700.
UsdJpy
Buona tenuta del UsdJpy che dopo aver guadagnato ulteriore terreno si è stabilizzato sopra la media a 21 oraria e sopra i punti precedenti. Attenzione alla presenza di una divergenza ribassista, che come si può notare dal grafico in passato ha funzionato, senza tuttavia portare a forti correzioni ribassiste, data la forza del movimento e dei supporti. Seguiamo dunque l’area che passa intorno a 81.50 come livello di supporto target in caso di correzione ribassista, stando attenti che in caso di tenuta potremmo rivedere nuovi massimi, mentre in caso di suo superamento troverebbe in 81.20 delle forti aree supportive.
EurJpy
Situazione tecnica incerta su EurJpy, che ha formato nuovi massimi relativi di periodo, toccando quota 105.00 e che ora trova in 104.00 i punti di supporto. Una loto tenuta potrebbe essere propedeutica a nuovi tentativi di massimo, mentre un superamento a ribasso di 103.80 (punto sotto le ema21 a 4 ore, che confermerebbe la divergenza ribassista che abbiamo cominciato a seguire ieri, potrebbe portare ad approfondimenti verso 103.00.
GbpUsd
Bella figura di continuazione del trend ribassista di breve in atto sulla sterlina. Abbiamo già rotto la parte bassa della bandiera individuabile su un grafico orario, con il raggiungimento dei primi target coincidenti con i punti di supporto statico segnati nelle ultime ore dai prezzi. In caso di un loro superamento (1.5880) possiamo attenderci accelerazioni verso i minimi. Un ritorno sopra 1.25925, potrebbe invece a tentare di superare i massimi relativi di 1.5940 (in caso di rottura rialzista pronti a posizionare gli stop in pari, la volatilità è molto elevata).
AudUsd
Forte discesa dell’australiano nella notte, dove abbiamo assistito alla formazione di minimi decrescenti e di massimi decrescenti (grafico orario). 1.0380 l’area di resistenza da seguire per prendere posizionamento a favore di dollaro americano, con stop e reverse della posizione in caso di rottura rialzista di 1.0395 (che potrebbe portare al raggiungimento dei massimi ed oltre). In caso di approfondimenti oltre 1.0350 a ribasso, possibilità di vedere nuovi tentativi di ribasso con target in area 1.0320.
XauUsd
Fortissima volatilità sull’oro che ha raggiunto 1,720.00 dopo essersi mosso un po’ come le montagne russe. Difficile da tradare, meglio osservarlo e prendere posizionamenti soltanto in caso di rottura dei livelli principali, osservabili a 1,720.00 e 1,730.00. Quest’ultimo, dato il passaggio delle medie orarie, potrebbe rappresentare un buon livello di resistenza da sfruttare per un’operatività intraday.
USOil
I rumor su un possibile cessate il fuoco tra Israele e la striscia di Gaza è stato in grado di far cominciare delle importanti prese di profitto sul petrolio, che ora sta consolidando sopra 86.00 e sotto 87.40. Questi i livelli da seguire per la giornata, con il primo livello indicato raggiungibile in caso di rottura di 86.65 e con il secondo che può fungere molto bene da resistenza.
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