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Anche l’Irlanda sarà junk. Ma il downgrade scatenerà un rally

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Roma – Lui è il gestore di fondi sui debiti sovrani che ha registrato finora la migliore performance nell’ultimo decennio. Ed è anche colui che ha previsto il downgrade del Portogallo e che stima ora una nuova stangata imminente contro l’Irlanda. Ma Sandor Steverink, questo è il suo nome, afferma anche che sarà a quel punto, ovvero dopo la revisione al ribasso del debito sovrano del Portogallo, che arriverà il momento di comprare.

Di fatto, secondo lui, ai due downgrade seguirà una fase di rally dei bond in questione. Co-responsabile del team che gestisce asset per un valore di 26 miliardi di euro presso la compagnia di assicurazione olandese Delta Lloyd (DL), Stevering ha intenzione di acquistare i bond irlandesi quando una delle tre agenzie di rating Usa abbasserà il rating sul paese celtico a junk, esattamente come ha fatto Moody’s contro il Portogallo lo scorso 5 luglio, appena due giorni fa.

“Quanto abbiamo imparato dai mercati emergenti è che si riesce a ottenere una piena ripresa solo dopo una ristrutturazione appropriata – ha detto Steverink in una intervista telefonica a Bloomberg – Noi riteniamo che questa sia necessaria per la Grecia e, alla fine, probabilmente, anche per l’Irlanda e il Portogallo. Preferiamo comunque l’Irlanda al Portogallo”.

E forse non tutti sanno che i detentori dei titoli di stato greci sono riusciti a ottenere i migliori ritorni rispetto a qualsiasi altro mercato dei debiti sovrani nelle due settimane successive all’approvazione, da parte del Parlamento di Atene, delle misure di austerity. In particolare, poi, il fondo di Steverink, Delta Lloyd Instl Obilgatie LT, ha assicurato ritorni su base annua pari al 5,8%, rendendolo di fatto il fondo titoli governativi denominati in euro caratterizzato dalla performance migliore negli ultimi 10 anni, secondo quanto risulta dai dati di Morningstar.