Altro che pensione, la vera rivoluzione è arrivare all’indipendenza finanziaria. Dal suo blog “Mr. Money Mustache”, il canadese Pete Adeney scrive della sua esperienza di indipendenza finanziaria, grazie a cui vive di investimenti e risparmi, piuttosto che di uno stipendio. Adeney, ex ingegnere informatico canadese che ora vive in Colorado, è andato in pensione nel 2005 all’età di 30 anni, aderendo ad un movimento che ha un nome specifico FIRE (Financial Independence, Retire Early) e significa indipendenza finanziaria, in pensione presto.
I partecipanti a questo movimento cercano di risparmiare, raggiungendo un livello di reddito che gli permetterà di vivere il resto della loro vita senza dover lavorare, andando in pensione quando sono ancora nel pieno della vita in modo da potersi godere la vita. Non ci sono statistiche sul numero di aderenti al FIRE ma dal numero di persone che condividono lo loro storie sui social media, vi è una vera e propria esplosione. Coloro che aspirano al pensionamento anticipato del movimento FIRE vivono frugalmente: usano la bicicletta anziché l’auto, vivono in case piccole, coltivano il proprio orticello, e in generale rinunciano a comfort moderni come lo smarthone e la connessione Wi-Fi a casa.
Dopo aver risparmiato una somma che secondo le loro stime gli permetterà di vivere senza lavoro stabile in futuro, lasciano il lavoro a tempo pieno per andare in pensione anticipata. Il movimento FIRE ha ricevuto però molte critiche tra cui la scrittrice di finanza personale Suze Orman.
“E ‘il più grande errore, finanziariamente parlando, che si può fare nella vita”.
Secondo l’esperta il movimento FIRE non tiene conto di difficoltà inaspettate, comprese le malattie, gli incidenti e le spese impreviste. Poi c’è da considerare che un americano su cinque non ha risparmi sufficienti per la pensione, come ha reso noto la società di servizi finanziari Northwestern Mutual. Tra i baby boomers, uno su tre ha meno di 25.000 dollari risparmiati per la pensione.