Economia

Andrea Montanino: “Cassa Depositi e Prestiti a sostegno del Fondo Centrale di Garanzia per aiutare le PMI nell’accesso al credito”

Andrea Montanino, Chief Economist and Director Strategie settoriali e Impatto Cassa Depositi e Prestiti, e Guido Romano, Head of Monitoring and Impact Assessment at Cassa Depositi e Prestiti, hanno elaborato un documento in merito al ruolo di CDP a sostegno del Fondo Centrale di Garanzia, un importante strumento per agevolare l’accesso al credito delle piccole imprese. Andrea Montanino: “Cassa Depositi e Prestiti, a partire dal 2017, ha attivato il meccanismo della controgaranzia a sostegno del Fondo Centrale di Garanzia (FCG) per sostenere le piccole imprese che, in molti casi, non riescono a ottenere finanziamenti dal canale bancario a condizioni vantaggiose”.

Andrea Montanino spiega come lo sforzo di CDP abbia generato rilevanti benefici per l’economia reale, quantificabili in una percentuale pari a quasi l’1% del prodotto interno lordo: “I dati analizzati indicano come i FCG abbiano rivestito un ruolo sempre più importante nel corso degli anni, con un picco nel periodo della pandemia. I finanziamenti concessi attraverso il FCG hanno raggiunto i 124 miliardi di euro nel 2020, oltre il 17% del totale dei crediti concessi alle imprese. I volumi si sono ridotti negli anni successivi, rimanendo comunque a livelli molto superiori rispetto al periodo pre-Covid”.

Andrea Montanino: “Il Fondo Centrale di Garanzia è stato particolarmente incisivo nel Mezzogiorno”

Cassa Depositi e Prestiti, attraverso il sostegno a FCG, è riuscita a sostenere molte piccole attività imprenditoriali. Tra il 2017 e il 2022 sono state finanziate circa 138 mila PMI attraverso più di 200 mila operazioni; poco meno del 90% dei beneficiari è rappresentato da società di persone e ditte individuali o da micro-imprese, con meno di 10 addetti. Andrea Montanino: “Il sostegno di CDP al Fondo Centrale di Garanzia, e quindi all’accesso al credito delle PMI italiane, è stato particolarmente incisivo nel Mezzogiorno. I finanziamenti controgarantiti da CDP rappresentano nelle regioni meridionali il 5,2% del totale dello stock dei prestiti alle imprese, con punte superiori al 6% in Campania e in Sicilia, contro percentuali che si attestano al di sotto del 3% nel resto d’Italia”.

Andrea Montanino spiega come il sostegno di Cassa Depositi e Prestiti è stato decisivo per consentire l’accesso al credito a numerose imprese che non avevano contatti con banche per questa tipologia di operazione: “Un’analisi condotta su oltre 70 mila società di capitale, che hanno beneficiato delle controgaranzie di CDP, indica infatti che 26 mila aziende, il 37%, non aveva rapporti preesistenti con il sistema bancario. La percentuale cresce al 41% tra le società di minore dimensione e al 42% tra quelle attive nei settori della ricezione turistica e della ristorazione, tra i più colpiti dalla pandemia”.

Cassa Depositi e Prestiti: il sostegno al FCG ha generato l’1% del Pil del 2022

Un recente studio di Banca d’Italia ha quantificato l’addizionalità finanziaria dei prestiti concessi alle imprese, cioè la parte dei finanziamenti che non sarebbe stata erogata senza il meccanismo di garanzie del FCG assistite dalla controgaranzia di CDP. In base ai dati dello studio si denota come siano addizionali 12 dei 21 miliardi di euro concessi alle PMI, con un contributo addizionale molto rilevante durante la pandemia e a favore delle società di piccola dimensione, per le quali l’accesso al credito a condizioni di mercato è più ridotto.

Cassa Depositi e Prestiti è riuscita così a produrre un impatto significativo sull’economia reale. I finanziamenti addizionali hanno generato 38 miliardi di euro in termini di maggior valore della produzione e 16 miliardi in termini di valore aggiunto, circa l’1% del Pil del 2022. Andrea Montanino: “L’aumento della produzione ha avuto importanti benefici in termini di occupazione con circa 270 mila nuovi occupati soprattutto nell’ambito del commercio, dell’industria e dei servizi di alloggio e ristorazione. Se consideriamo questo dato da un punto di vista territoriale, notiamo come l’impatto occupazionale abbia avuto un effetto maggiore nel Mezzogiorno, con l’attivazione di una domanda di 89 mila unità di lavoro”.

Andrea Montanino: “CDP ha contribuito al miglioramento dello stato di salute finanziaria di numerose piccole medie imprese italiane”

L’evoluzione degli score creditizi (affidabilità creditizia di una azienda) delle imprese controgarantite da CDP nel 2018 (per le quali si ha un range temporale abbastanza lungo per poter fare un’analisi) indicano un diffuso miglioramento dello stato di salute economico-finanziaria. La quota delle società Rischiose è cresciuta fino all’anno del Covid, dal 22% al 30%, ma poi si è ridotta in modo consistente nel 2021, portando la percentuale a un valore inferiore a quello dell’anno di accesso al FCG, pari al 19%. In parallelo, è fortemente aumentata la presenza di società con i fondamentali migliori, definite Sane, dal 35% del 2018 al 50% del 2021.

Andrea Montanino: “Cassa Depositi e Prestiti ha contribuito con il suo sostegno al Fondo Centrale di Garanzia ad una crescita del PIL degna di nota, all’aumento dei valori occupazionali soprattutto nel Mezzogiorno e al miglioramento dello stato di salute finanziaria di numerose piccole medie imprese italiane. Risultati tangibili che indicano come la strada scelta da CDP sia quella corretta”.

 CDP è intenzionata a intensificare le operazioni volte al sostegno delle PMI

Cassa Depositi e Prestiti è intenzionata a dare continuità a questo genere di operazioni, visto l’impatto positivo portato dal FCG all’economia italiana. CDP precisa, inoltre, che gli interventi in favore del Fondo non si esauriscono alle operazioni di garanzia, ma riguardano anche il “fund raising” ossia la costituzione, da parte di CDP, di sezioni speciali all’interno del FCG finanziate con capitali di soggetti privati finalizzate ad innalzare la percentuale di copertura del Fondo, rispetto ai livelli ordinari, su operazioni in favore di determinate categorie di soggetti (gli iscritti alle Casse professionali o le PMI garantite/finanziate dai Confidi).

Questo tipo di intervento in uno scenario post-pandemico, anche con un ritorno a percentuali di copertura mediamente più contenute rispetto al periodo della pandemia, rappresenta sicuramente un valore aggiunto per le imprese, per i professionisti e per l’economia in generale.