Anima Holding ha siglato un accordo vincolante per acquisire l’80% di Castello sgr, attiva nella promozione e gestione di prodotti di investimento alternativi prevalentemente real estate. Il controvalore dell’operazione è pari a 60 milioni e il closing, soggetto alle abituali procedure autorizzative, è previsto nel terzo trimestre di quest’anno.
“Intendiamo accelerare la nostra presenza nel mondo degli alternativi beneficiando dell’esperienza e track record di successo del management di Castello. Riteniamo di poter giocare un ruolo di aggregatore anche per quanto riguarda le SGR alternative, diventando così un operatore multi-asset leader nel nostro paese; così come abbiamo fatto e continueremo a fare nel mondo tradizionalmente legato alla distribuzione bancaria”, ha commentato Alessandro Melzi d’Eril, ceo di Anima Holding.
I motivi dell’operazione
Per l’80% di Castello sgr Anima pagherà 60 milioni di euro interamente per cassa. A seguito del closing della transazione, fondi gestiti da Oaktree Capital Management, attuale azionista di maggioranza, manterranno il rimanente 20% del capitale (con una opzione put/call), e una rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione di Castello.
La strategia riferita ad Oaktree Global Opportunities continuerà ad utilizzare la piattaforma di Castello per futuri investimenti in real estate nel mercato italiano. L’attuale Amministratore delegato di Castello manterrà l’incarico anche a seguito del passaggio delle quote societarie.
In partnership con Oaktree, Anima intende far crescere la piattaforma esistente di Castello nel mercato degli alternativi e consolidarne il ruolo sul mercato domestico sia organicamente che con operazioni strategiche di crescita per linee esterne.
Equita: “Anima ha ampia disponibilità di cassa per M&A”
Secondo gli analisti di Equita sim, “il deal aumenta la diversificazione del business, in particolare nel segmento degli alternativi. Castello è una piattaforma alternativa `ready to go`, ben gestita, e che verrà utilizzata da Anima per crescere nel business degli alternativi giocando un ruolo di aggregatore.”
Anima, sottolineano gli esperti della sim milanese, “ha chiuso il 2022 con una posizione finanziaria netta negativa per 61 milioni (Net Debt/Ebitda 0,2x) e ha un’ampia disponibilità di cassa (circa 475 milioni) che le lascia flessibilità anche per altre operazioni e senza modificare in maniera sostanziale la politica di remunerazione per gli azionisti.”
In seguito all’accordo, proseguono gli analisti, “il rapporto debito/Ebitda 2022 pro-forma sarebbe inferiore a 0,5x, con impatto positivo low-single digit a livello di EPS. I multipli impliciti pagati sono P/AUM (asset under management) 2022E pari a 1,9% e P/E 2022E di 24x, sopra quelli di Anima (P/AUM 1,2% ex-Ramo I e P/E 8,5x) ma coerenti con il segmento degli alternativi e la possibilità di utilizzare una piattaforma già pronta per la crescita nel settore”.
Equita segue Anima Holding con giudizio BUY e un target price di 4,5 euro, rispetto a 4,04 della chiusura di venerdì.