Grandi manovre sul risparmio gestito italiano.: il governo starebbe cercando di aumentare la propria partecipazione in Anima attraverso Poste Italiane, controllata dallo Stato, secondo fonti riportate dall’agenzia di stampa Reuters.
La mossa avrebbe come finalità quella di difendere la società da una potenziale offerta estera. L’esempio arriva dall’investimento di Amundi Asset Management Funds a maggio con una partecipazione del 5,1%, avvenuta un mese dopo che Credit Agricole era diventato il maggior azionista di Banco Bpm, suscitando preoccupazioni in Italia per potenziali piani di espansione del gruppo bancario francese. Secondo fonti riportate nell’articolo di Reuters, una potenziale offerta estera per Anima è stata discussa in un incontro tra i rappresentati della sgr e funzionari del Tesoro durante l’estate. Poste Italiane è il secondo azionista di Anima con una partecipazione dell’11%, dopo Banco Bpm (20,6%).
La notizia sottolinea che il Governo vuole che Anima resti italiana attraverso un aumento della partecipazione di Poste, e spingendo secondo Equita sim, verso una soluzione sull’aumento di capitale di Banca Mps, dove Anima sta negoziando un intervento nell’aumento di capitale a fronte di un rafforzamento della partnership.
“Noi rimaniamo costruttivi sul titolo: continuiamo a ritenere che un eventuale coinvolgimento di Anima nell’aumento di capitale di Mps sia strettamente legato a un rafforzamento della partnership (che può tradursi, ad esempio, in un’estensione della durata, in un rafforzamento delle garanzie ecc.), e avrebbe il vantaggio di rafforzare il posizionamento di Anima in ottica di consolidamento del settore bancario”.