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Anno d’oro per le Ipo a Piazza Affari, mai così numerose da un decennio

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Periodo da incorniciare per le matricole di Piazza Affari, che trascinate dal buon andamento del Made in Italy, stanno crescendo a ritmi che non si vedevano da almeno un decennio. Pirelli, ritornato ieri sul listino milanese dopo due anni di delisting, è il 30esimo gruppo da inizio anno a quotarsi a Piazza Affari. E altri dodici sono in lista d’attesa per quotarsi entro fine anno.

“Il 2017 sarà uno dei migliori anni di sempre per le Ipo in Italia” ha spiegato a Bloomberg Barbara Lunghi, capo dei Primary Markets di Borsa Italiana, “Le aziende che guardano con interesse a piazza Affar stanno crescendo in modo strutturale e sembra che siamo a un punto di svolta” ha aggiunto, anticipando che anche il 2018 sarà un altro anno forte.

Tra i gruppi sulla rampa di lancio per il 2018 ci sono anche grandi imprese protagoniste del Made in Italy all’estero come Valentino Fashion Group, Furla e Eataly.

Secondo i dati a disposizione di Bloomberg, quest’anno, le società italiane approdate a Piazza Affari hanno raccolto 4,11 miliardi di euro tramite IPO, più del doppio rispetto agli 1,45 miliardi di euro del 2016. In Europa, la cifra sale a 39 miliardi rispetto ai 23 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno.

Per Stefania Godoli, analista di UniCredit SpA, sono diverse le ragioni alla base dell’aumento dei collocamenti in sul mercato italiano. Tra queste, una crescita economica migliore del previsto, una stabilizzazione del sistema bancario nazionale e un miglioramento delle prospettive dei profitti.

“Il rinnovato interesse da parte degli imprenditori italiani di sbarcare sul mercato nasce anche dal desiderio di rinnovare la base degli azionisti e aumentare il capitale per espandere l’attività”, ha dichiarato Godoli.