Tentativo di rimbalzo. Il quadro rimane debole
Seduta moderatamente negativa per il Nasdaq C., che, dopo aver toccato un minimo a 1921, chiude 1937 (- 0,48 %), marginalmente al di sotto del supporto che delimita il ristretto intervallo 1940/65 – 2025/50, in cui si muoveva da fine maggio. Il quadro tecnico rimane molto debole finché l’indice staziona al di sotto di 1965/90, con una possibile prosecuzione della discesa verso l’obiettivo a 1900 ed estensioni a testare il supporto critico in area 1840/65, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti. Per le prossime sedute sembra possibile un movimento di rimbalzo verso 1965/90. L’impostazione per i prossimi mesi rimane moderatamente positiva, ma il fallito superamento della resistenza a 2050 e la conseguente veloce correzione riducono sensibilmente l’ipotesi di una prossima ripresa del movimento rialzista dominante in essere dal mese di marzo 2003. Operativamente è opportuno mantenere le posizioni, senza però incrementare.
Seduta lievemente positiva per il Dow Jones Ind., che chiude a 10238 (+ 0,24 %), mantenendosi al di sopra del supporto a 10200. Il fallito superamento della resistenza in area 10480/10550 ha ridotto decisamente le probabilità di una prossima ripresa della salita per un test dei massimi a 10750. Una conferma della rottura di 10200 porterebbe l’indice al test della soglia psicologica di supporto a quota 10000 e quindi del supporto critico in area 9850/920, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti. Sembra in ogni caso improbabile che un’eventuale correzione possa spingersi al di sotto di 9500-9650. Un chiaro segnale ribassista per le prossime settimane verrebbe quindi solamente dalla rottura di 9500 (improbabile). Per le prossime sedute, il tono migliorerebbe su risalite al di sopra di 10350. L’impostazione per i prossimi mesi rimane moderatamente positiva, ma il fallito rally delle ultime sedute riduce sensibilmente l’ipotesi di una prossima ripresa del movimento rialzista dominante in essere dal mese di marzo 2003. Operativamente è opportuno mantenere le posizioni, senza però incrementare.
Seduta lievemente positiva per l’indice S&P’s 500, che chiude a 1114 (+ 0,14 %), senza riuscire a rientrare nel ristretto intervallo 1115 – 1140/45, in cui era inserito da fine maggio. La rottura confermata di 1115 determina la ripresa del movimento correttivo, con obiettivo 1095-1105 ed estensioni a testare il supporto critico a 1085, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti. Sembra in ogni caso improbabile che la correzione possa spingersi al di sotto di 1045/60. Il fallito superamento della resistenza in area 1140/45 rende poco probabile che si verifichi una prossima ripresa della salita per un test dei massimi in area 1155/60. L’impostazione per i prossimi mesi rimane moderatamente positiva, ma il fallito superamento della resistenza a 1145 e la conseguente veloce correzione riducono sensibilmente l’ipotesi di una prossima ripresa del movimento rialzista dominante in essere dal mese di marzo 2003. Operativamente è opportuno mantenere le posizioni, senza però incrementare.
Seduta negativa per il DJ EuroStoxx 50, che chiude a 2760 (- 0,58 %). Fallito il superamento della forte resistenza in area 2835/50, l’indice è ridisceso velocemente a testare il forte supporto in area 2750/75, che ha finora contenuto la discesa. Il quadro tecnico rimane debole finché l’indice staziona al di sotto di 2800, con il rischio di una perforazione di 2750 con obiettivo il forte supporto a 2700. Un chiaro segnale di debolezza si avrebbe poi al di sotto di 2660/80 (ancora poco probabile), con obiettivo l’area critica di supporto 2600/30, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti. Per le prossime settimane/mesi, il quadro tecnico diventerebbe ribassista soltanto su discese al di sotto di 2600/30 (improbabile). La tenuta di tale supporto è importante per mantenere una buona impostazione dell’indice, anche se un segnale chiaro di ripresa della salita verrebbe solo dal superamento di 2835/50. L’impostazione per i prossimi mesi rimane moderatamente positiva, ma il fallito rally delle ultime sedute riduce sensibilmente l’ipotesi di una prossima ripresa del movimento rialzista dominante in essere dal mese di marzo 2003. Operativamente è opportuno mantenere le posizioni, senza però incrementare.
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